Straordinaria affluenza ieri sera alla riapertura del centro sociale, che protesta contro il bando messo dal Comune sull’immobile: “Il razzismo non è più strisciante, gli spazi sociali sono fondamentali”. Nel pomeriggio il super-presidio di Xm24 durante il secondo incontro in Comune per un nuovo spazio.
“Vag61 strapieno, vissuto e attraversato da centinaia di persone per l’inizio di una nuova stagione all’insegna dell’autogestione, dell’autorganizzazione e dell’autoproduzione culturale. È anche così che affrontiamo il bando del Comune… il nostro è un amore di contrab-bando! Qui siamo, qui restiamo!”. Così intorno alle 21.30 di ieri sera il centro sociale di via Paolo Fabbri 110 dava conto della straordinaria affluenza nella prima giornata di apertura della nuova stagione, caratterizzata da una chiamata a raccolta a difesa dell’esperienza messa a rischio dalla decisione dell’amministrazione di indire un bando sulla gestione dell’immobile dove ha casa da poco meno di 15 anni.
“Vag61 non potrà essere chiuso, bando o non bando” ricordano gli attivisti del centro sociale e delle realtà che lo attraversano nei numerosi interventi nel corso della serata, sottolineando che “il razzismo non è più strisciante, gli spazi sociali sono fondamentali”.
> Audio e video degli interventi (l’articolo prosegue sotto):