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Tende sotto il rettorato: “Per studiare serve una casa!”

Lubo: “L’Ateneo deve attuare soluzioni concrete ed immediate per chi si trova senza alloggio”. E il Cua contro Ubertini: “Degrado è essere complici del razzismo”.

25 Settembre 2018 - 18:55

“Oggi abbiamo montato le nostre tende sotto il rettorato, il nostro Airbnb per studenti, perché questa settimana le lezioni sono iniziate e moltissim* student* sono ancora senza una casa, costretti e costrette a dormire su divani d’emergenza gentilmente offerti da amici e amiche. Una situazione insostenibile”. E’ l’iniziativa organizzata oggi da Lubo, che con l’occasione ha anche consegnato una lettera aperta indirizzata al prorettore vicario Mirko Degli Esposti, al rettore Francesco Ubertini e a tutta la comunità accademica “in cui chiediamo all’università di prendere una posizione più incisiva sullo spopolamento del centro e di attuare soluzioni concrete ed immediate per chi si trova senza casa. Per continuare il percorso ci troviamo giovedì alle 19 in auletta Regeni a Làbas, vicolo Bolognetti 2″. Questo, intanto, il testo della lettera: “Siamo studenti e studentesse dell’università di Bologna che come tanti e tante altre siamo alla ricerca di un alloggio degno e con un prezzo accessibile. Proveniamo da ogni parte d’Italia, d’Europa, del Mondo, e abbiamo scelto Bologna per la sua università. Oggi però rischiamo di dover rinunciare alla nostra scelta perché un alloggio non lo stiamo trovando. Bologna negli ultimi tempi è cambiata: da essere la città con l’università più antica del mondo, che migliaia e migliaia di studenti e studentesse hanno attraversato e reso viva, passa ad essere una meta turistica ambita piena di Airbnb, dove le politiche che vengono attuate stanno portando a un cambiamento drastico del tessuto sociale e urbano. Ci rivolgiamo a voi, rettori e prorettori, perché abbiamo sentito dirvi che non potete intervenire sulle dinamiche del mercato, ma a noi sembra che già lo stiate facendo avvalorando ipotesi di campus super hi-tech ‘all’americana’ fuori dal centro e assecondando proprio questo tipo di mercato. Voi dite che volete darci una mano per trovare casa fuori porta, noi vi diciamo che così facendo state dando il beneplacito allo spopolamento del centro perché sappiamo che, in fondo in fondo, vi fa comodo tenerci lontani. Voi dite che ci saranno incentivi per chi trova una casa lontano dal centro, noi vi ricordiamo che questo ‘sconto’ di cui parlate sarà applicato sulle tasse che già paghiamo, le stesse tasse che negli ultimi anni, sempre voi, avete aumentato. Voi dichiarate che sono previsti nuovi studentati da realizzare, noi sappiamo però che uno studentato da 400 euro al mese non potremo mai permettercelo. Voi dite di aver destinato 10 milioni per la costruzione di un nuovo studentato al Navile, a noi giunge notizia che non sarà proprio una costruzione a impatto zero, tanto che molti residenti della zona si stanno già lamentando. Noi vi proponiamo quindi di destinare subito i 10 milioni per risistemare il patrimonio già esistente sparso in città così da rispondere in tempi celeri all’emergenza. Voi dite che comunque non ci dobbiamo preoccupare perché l’offerta didattica è in continuo miglioramento e che, tra le altre cose, avremo la possibilità di frequentare ancora più corsi in inglese. Noi vi ripetiamo che invece siamo molto preoccupati/e perché senza una casa non si può studiare, nemmeno in italiano, figuriamoci in inglese. (L’inglese lo impareremo quando vorremo o saremo costretti a migrare!) Noi vi diciamo che il mondo reale in cui viviamo in questi giorni di inizio delle lezioni e della normale attività studentesca è diverso da quello che descrivete in modo distaccato e superiore da lassù. Provate a uscire dalle stanze Rettorato e vedrete che le cose non vanno “alla grande” solo perché ci avete promesso ‘fantastici’ studentati per il futuro. Noi abbiamo bisogno di una casa subito! Voi, cosa ci rispondete?”.

La figura di Ubertini, intanto, ieri è apparsa anche sui muri della zona universitaria per mezzo di un manifesto che riprende una foto risalente alla visita che il leader leghista Matteo Salvini, accompagnato dall’attuale sottosegretaria Lucia Borgonzoni, effettuò in Ateneo – tra le accese proteste degli studenti – per incontrare il rettore. Lo segnala il Cua. “Il degrado siete voi!” perchè “degrado è essere complici del razzismo”, scrive il collettivo: “Scene come queste non ne vogliamo più vedere e i razzisti come Salvini devono tenersi ben lontani dalle nostre strade e dalle nostre aule!”. Parole che il Cua accompagna con l’invito a partecipare ad un’assemblea antirazzista che si terrà il 10 ottobre in via Zamboni 38. Dall’appello: “Pensiamo che l’università sia un luogo di confronto e di dibattito da cui partire per costruire un’opposizione forte al razzismo di Salvini; è necessario concentrarci su quello spiraglio di possibilità che possiamo mettere in campo e agire insieme per combattere il clima di odio e discriminazione razziale che ci troviamo a fronteggiare oggi in Italia. Invitiamo tutte e tutti i giovani, student@, antirazzist@, antifascist@ a dare vita a un’assemblea universitaria per iniziare a mobilitarci, per difendere i valori partigiani che da sempre caratterizzano la zona universitaria e la città in cui abbiamo scelto di vivere”.