Un altro contributo nel percorso di Laboratorio Bologna, stavolta dai Municipi sociali: "Lo strumento dell’inchiesta per indagare e organizzare nuove composizioni del precariato sociale è il mezzo opportuno per addestrare nuovi algoritmi sindacali in grado di cogliere l’eccezionalità di questa fase".
Un’inchiesta sociale, perchè?
Approfondimento a cura di Vag61 nell'ambito del percorso di Laboratorio Bologna: indagare le dinamiche del lavoro e dello sfruttamento in città come passaggio fondamentale verso "processi conflittuali che impediscano che Bologna si trasformi definitivamente in una città inaccessibile per lavoratrici/ori e studentesse/i".
Note su Carracci Casa Comune e il “sindacalismo metropolitano” da costruire
Di Plat – Piattaforma di intervento sociale un contributo in vista dei prossimi appuntamenti pubblici promossi da Laboratorio Bologna, con l'obiettivo di "rilanciare una discussione sulla necessità di praticare nuove convergenze su scala territoriale (e, speriamo, non solo!) nei prossimi mesi".
“L’11 maggio si avvicina”: una prima inchiesta sul lavoro povero
In vista della prima tappa pubblica del Laboratorio Bologna, il percorso di inchiesta collettiva che è nato in città negli ultimi mesi propone un approfondimento "sulle nuove forme del lavoro oggi in diffusione e sulle relative nuove possibilità di lotta".
Anche i “taglieri” sfruttano… e non poco
Il settore della ristorazione, la cui esplosione è legata alla “vocazione turistica” che la città ha intrapreso, produce “lavoro povero” e supersfruttamento, riempie le tasche a pochi, dà paghe da fame alle tante persone che ci lavorano.
Dopo sette anni nelle scuole un’educatrice si licenzia: “Non ci pago affitto e bollette”
Racconta di "amare follemente" il suo lavoro, che però "non viene riconosciuto come lavoro professionale e meritevole di tutele". Sgb: "Il contratto nazionale delle coop sociali prevede salario povero e precarietà senza fine".
Pulisci gli uffici delle/gli assessore/i? Prendi 5,50 euro l’ora
Il servizio, nei più centrali immobili del Comune, è esternalizzato e il personale, assunto con il contratto nazionale multiservizi, è in agitazione da mesi. Adl Cobas: "Qui si parla di sfruttamento".
Un impiego per Bologna Estate a 7 euro l’ora: è lavoro buono?
La cifra è proposta da un'agenzia per lavorare come operatore "per servizio transenne" durante alcune serate della rassegna di teatro e musica in piazza San Francesco curata da Ert e promossa Comune e Città metropolitana.
Le buste paga “da fame” sotto le finestre della Regione
Ce le ha portate l'Sgb, spiegando che si tratta di "vergognosi ma regolari contratti collettivi nazionali frutto della concertazione sindacale tanto cara a Cgil, Cisl e Uil da riproporla anche all’attuale Governo". In Fiera, intanto, il ritorno del salone Eima è accolto dallo sciopero anti-precarietà delle/i lavoratrici/ori trasferiti nel 2020 alla società Wydex.
Sciopero all’Eurospin: nell’appalto “stipendi da 5,70 euro l’ora”
Tocca anche Bologna lo sciopero nazionale dei Si Cobas in Eurospin, con una protesta al market di via del Lavoro. Nel mirino l'appalto affidato alla SafeItalia Synergy: stipendi da "5,70 euro lordi l'ora con contratti part time spesso da cinque ore a settimana nonostante le ore di lavoro reali siano molte di più", spiega Plat.
Il posto da assistente sociale? A 3,50 euro l’ora
"Si tratta di una proposta per il servizio di pronto intervento sociale del Comune", riferisce l'Sgb: "Gli amministratori locali non possono fare finta di nulla perché la responsabilità è in primis la loro, in quanto il cosiddetto sistema integrato è nato appositamente per comprimere i costi dei servizi".
Se le ciliegie marciscono è colpa dello sfruttamento
Confagricoltura denuncia la carenza di manodopera e se la prende con reddito di cittadinanza e sussidio di disoccupazione. Una lagna che finge di non vedere le dinamiche perverse che regolano il lavoro nel settore primario.