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Se il lavoratore è migrante guadagna un quarto in meno

Le retribuzioni mensili in Emilia-Romagna corrispondono mediamente a 1.479 euro per gli italiani e a 1.122 euro per gli stranieri (-24,1%). Il 38,9% dei lavoratori migranti risulta sovra-istruito, cioè ha un titolo di studio superiore a quello necessario per la propria mansione. Calano i permessi di soggiorno e le persone ospitate nei centri di accoglienza.

10 Novembre 2020 - 14:25

Il 38,9% dei lavoratori migranti presenti in Emilia-Romagna risulta sovra-istruito, cioè ha un titolo di studio superiore a quello necessario per svolgere la propria mansione, mentre tra i lavoratori italiani la percentuale si ferma al 26,5%. Il 26,6% svolge un lavoro manuale non qualificato, il 35,7% un lavoro manuale specializzato, il 30,5% è impiegato o addetto alle vendite e ai servizi personali e solo il 7,2% ricopre mansioni dirigenziali o professioni intellettuali o tecniche, a fronte di percentuali che per i lavoratori italiani ammontano rispettivamente a 6%, 23,7%, 28,1% e 42,3%. Questo ha un effetto anche sugli stipendi: le retribuzioni mensili rilevate in Emilia-Romagna corrispondono in media a 1.479 euro per gli italiani e a 1.122 euro per gli stranieri, con uno scarto del 24,1%. Sono alcuni dati contenuti nel Dossier statistico sull’immigrazione 2020, costruito sulla base delle rilevazioni relative all’annualità precedente. Lo stesso Dossier indica che nel 2019 i cittadini non comunitari titolari di permesso di soggiorno erano 404.310 in Emilia-Romagna, in calo del 3,8% rispetto all’anno precedente. In diminuzione anche i migranti ospitati nelle strutture di accoglienza: dagli oltre 13.600 a fine 2017 ai 7.066 di fine 2019.