Fallito il tentativo di conciliazione in Prefettura, a cui l’amministrazione non ha neanche partecipato. Sgb, Cobas e Adi indicono lo sciopero del personale per tutta la giornata del 13 luglio: il Comune “è una tigre di carta, che finge sicurezza per nascondere le proprie incapacità”.
“Fallito il tentativo di conciliazione, Sgb, Adi e Cobas indicono congiuntamente lo sciopero del personale dei servizi estivi 9-36 mesi per lunedì 13 luglio”. E’ l’annuncio diramato dai tre sindacati, che così spiegano la situazione: “Dopo aver indetto lo stato di agitazione, il 2 luglio i rappresentanti di Sgb, Adi e Cobas sono stati convocati in Prefettura insieme all’amministrazione comunale per il tentativo di conciliazione previsto dalla normativa sul diritto di sciopero. L’amministrazione comunale, dopo aver negato qualsiasi confronto e trattativa sull’improvvisata apertura dei servizi estivi 9-36 mesi e ignorato le motivazioni dello stato di agitazione espresse in assemblea, si è permessa di ignorare l’invito del Prefetto e ha disertato l’incontro”. L’amministrazione comunale “conferma ancora una volta l’usuale arroganza, a cui si aggiunge la mancanza di rispetto non solo verso le rappresentanze sindacali correttamente intervenute, ma anche a chi in questi servizi ci dovrà lavorare e addirittura nei confronti del massimo rappresentante del Governo”, dicono Sgb, Adi e Cobas. Ma “è una tigre di carta, che finge sicurezza per nascondere le proprie incapacità”.
Secondo i sindacati “quasi per giustificarsi, il Comune ha mandato una lettera piena di menzogne, in cui cerca maldestramente di sottrarsi a qualsiasi responsabilità inanellando la solita serie di bugie e travisamenti della realtà, tra cui: 1. per l’apertura dei nidi nel mese di luglio e relative attività, avrebbe avviato da dicembre scorso un ‘tavolo di confronto tecnico’ con la Rsu, le organizzazioni sindacali rappresentative’: falso; 2. le tre settimane di luglio 2020 riproporrebbero l’organizzazione del servizio di luglio impostata durante l’anno: falso (e di questo Sgb, Adi e Cobas si impegneranno da subito per informare i genitori, che sono all’oscuro di tutto); 3. le tre settimane imposte alle educatrici rispetterebbero l’art.31 del contratto nazionale: falso; 4. dulcis in fundo il Comune scrive che ‘relativamente al possibile incentivo, si ricorda che lo stesso è oggetto di contrattazione decentrata […] e l’Ente non può assumere unilateralmente alcuna decisione di distribuzione’. E qui siamo alla presa in giro: il Comune prima dichiara che non è disponibile ad alcuna trattativa e poi dichiara di non poter pagare gli incentivi previsti perchè… bisogna fare una trattativa! Ciò che invece (e non casualmente) l’Amministrazione trascura di dire è che, visto che lei stessa afferma che questi centri estivi non sono il prolungamento dei nidi (per ‘aggirare’ i divieti dei vigenti decreti anti Covid-19), il contratto prevede che, previo confronto vero e contrattazione su incentivo, le mansioni possibili oltre il calendario educativo riguardano esclusivamente ‘le attività dei nidi e di aggiornamento professionale’. Quindi l’Amministrazione non ha alcuna facoltà di imporre questo lavoro (e per giunta gratuito!). A fronte dell’assenza di una delle due parti, chiaramente il Prefetto non ha potuto far altro che dichiarare impossibile qualsiasi tentativo di evitare lo sciopero”.
Pertanto, Sgb, Adi e Cobas, “nel pieno rispetto della volontà espressa dal personale alla partecipatissima videoassemblea di martedì scorso (più di 150 lavoratori intevenuti), indicono lo sciopero del personale dei servizi estivi 9-36 mesi del Comune di Bologna per tutta la giornata di lunedì 13 luglio 2020”.