Dopo la chiusura dei dormitori “per strada 500 persone”. Manifestazione da piazza XX Settembre, lungo blocco del traffico su via Irnerio e arrivo sotto le finestre del Comune.
“Non ci fa piacere fare un corteo quasi ogni giorno, ma torneremo in piazza fino a quando non avremo ottenuto una soluzione. Chiederemo una forma di ‘terza accoglienza’, perché non accettiamo di finire per strada: ci chiediamo perché i dormitori vengano chiusi per così tanti mesi all’anno e non possano essere utilizzati per ospitare tutti i migranti nella nostra condizione che hanno già effettuato il riconoscimento qui in Italia e in particolare a Bologna”.
Con questo intervento si è aperta la manifestazione convocata da associazione Asahi e altre organizzazioni impegnate al fianco dei migranti (quali Coordinamento Migranti, Accoglienza degna, Lazzaretto-Cispm e Bologna No Borders) che hanno richiesto asilo politico a Bologna e che si sono trovati nei giorni scorsi senza avere più alcuna soluzione abitativa, dopo la chiusura dei dormitori avvenuta il primo di aprile.
Il concentramento è stato dato in piazza XX Settembre, con la chiara indicazione di muoversi fin sotto Palazzo D’Accursio, per chiedere al Comune di trovare subito una soluzione per i numerosi migranti lasciati per strada. Il corteo si è mosso dalla piazza imboccando via Indipendenza e percorrendola per intero. All’incrocio con via Irnerio un lungo blocco del traffico per far sentire la propria voce e il disagio della condizione di chi si trova per strada in questi giorni: “Siamo qui fermi per far capire alle persone che il nostro disagio è fortissimo, molto più di quello che stiamo creando ora alla circolazione: stiamo dormendo nei parchi, sulle panchine, per strada. È una situazione insostenibile”. Lungo il percorso al microfono vari interventi perché le istituzioni a prendano una decisione: “Il Comune si prenda la responsabilità di trovare una soluzione per quasi cinquecento persone. Non ci dimentichiamo anche della situazione di circa trecento persone senza un tetto che non sono migranti ma dormono per strada lo stesso”. “Casa per tutti, permesso per tutti”, tra gli slogan più scanditi dai manifestanti. Il corteo si è quindi concluso in piazza Maggiore.
> Ascolta l’audio raccolto dal nostro inviato in piazza: