A distanza di una settimana dalla protesta al Cas, il Coordinamento in piazza Maggiore contro "il ricatto dell'accoglienza e di un permesso di soggiorno sempre più precario".
Migranti espulsi dal Cas, dalla Prefettura solo “un muro burocratico”
Il Coordinamento migranti riferisce gli esiti dell'incontro ottenuto dopo le proteste di sabato in via Mattei: "Siamo usciti con la vaga garanzia di 'qualche giorno in più e l’impegno a prendere in carico eventuali problemi rispetto alla residenza insieme al Comune, ma queste sono risposte del tutto insufficienti".
Migranti cacciati dal Cas: protesta in via Mattei
Presidio stamattina dopo che la Prefettura ha intimato a decine di migranti di lasciare il centro per il superamento della soglia di reddito di 5.900 euro annui. Il sit-in si è concluso quando la Prefettura ha confermato un incontro per lunedì e intanto le persone coinvolte restano nella struttura, riferisce il Coordinamento Migranti.
Nuovi bus notturni, ma “regolare oblio sui migranti che lavorano all’Interporto”
L'economia della notte "è fatta anche di magazzini e muletti e non solo di aperitivi e film d’essai", critica il Coordinamento Migranti commentando le linee N appena attivate nei fine settimana. Il sindaco Lepore risponde e assicura: sul finanziamento del trasporto notturno per l'hub della logistica "siamo pronti".
Dopo mesi, ancora negata la residenza alle profughe ucraine
"L’informativa legale compilata dall’Asp da allegare alle richieste di residenza è stata rifiutata dal Comune", segnala il Coordinamento Migranti: “Si tratta di scelte completamente arbitrarie degli uffici, perché questo diniego non ha nessun fondamento".
Il Centro Mattei è ancora lì: e “più che mai sovraffollato”
Il Coordinamento Migranti aggiorna sulle condizioni della struttura e afferma che questa continua ad essere aperta "perché svolge una funzione precisa nell’economia cittadina e regionale. La Prefettura lo sa bene: è il dormitorio dell’Interporto e delle fabbriche di Bologna e dintorni, dove i migranti lavorano per salari poveri pur di conquistarsi il permesso di soggiorno".
“Scampate alla guerra, le profughe ucraine finiscono intrappolate dalla burocrazia”
Permessi di soggiorno in ritardo "per responsabilità di Questura e Prefettura", ma senza di questi, nonostante gli impegni presi dalla Giunta comunale, l'anagrafe continua a negare la residenza, "da cui dipendono servizi pubblici, scuola, sanità e la futura possibilità di accedere alla cittadinanza", denuncia il Coordinamento migranti.
L’ostinazione delle e dei migranti e le risposte del Comune
Dall'amministrazione "alcuni impegni e cambiamenti", riferisce il Coordinamento Migranti dopo l'ultimo incontro, ma "ancora molto resta da fare sulle strade dell’Interporto che rimangono per lunghi tratti non illuminate e non vedono passare autobus dopo le 18", mentre la Giunta ammette "enormi ritardi per carenza di personale su notifiche della cittadinanza e organizzazione del giuramento".
Lotta e festa: migranti in piazza “contro razzismo ed esclusione”
Coordinamento Migranti ieri in piazza Nettuno: "Entro due settimane avremo un incontro al Comune. Bene. Ma sono passati mesi di silenzio assoluto come se le rivendicazioni delle e dei migranti non valessero abbastanza da essere tenute in considerazione. Non ci bastano gli 'impegni'. Vogliamo risposte concrete".
Il silenzio etico. Migranti, logistica e amministrazione comunale.
La manovra anti-scioperi dell'Interporto svela "la vera etica che hanno in mente le istituzioni cittadine firmatarie della Carta metropolitana: l’etica del profitto dei padroni, basata sulla libertà di rendere conto solo ai 'sindacati responsabili', sempre disposti a firmare qualche accordo per far sì che lo sfruttamento nei magazzini prosegua senza interruzioni", scrive il Coordinamento Migranti.
“Storie di un razzismo usuale e sistematico. Le profughe ucraine e i rifugiati di lungo corso”
Coordinamento Migranti: "Non è accettabile che ancora dopo mesi dall’elezione di questa maggioranza e di questa Giunta che promettevano discontinuità, migranti e richiedenti asilo non abbiano ricevuto risposte sui problemi relativi all’anagrafe, alla residenza e alla tessera sanitaria e nemmeno su questioni che riguardano la sicurezza come i trasporti verso l’Interporto".
“L’università di guerra e le sue gerarchie razziste: studenti migranti respinti da Unibo”
Coordinamento Migranti: "Chiediamo che siano riconosciuti i percorsi di studio e che sia possibile completare gli studi indipendentemente dalla cittadinanza e dal permesso di soggiorno che studenti e studentesse migranti provenienti dall’Ucraina hanno in tasca".