L’economia della notte “è fatta anche di magazzini e muletti e non solo di aperitivi e film d’essai”, critica il Coordinamento Migranti commentando le linee N appena attivate nei fine settimana. Il sindaco Lepore risponde e assicura: sul finanziamento del trasporto notturno per l’hub della logistica “siamo pronti”.
Dalla notte di Capodanno a Bologna sono attive sei nuove linee di autobus notturne nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi. Contrassegnati dalla lettera N, i mezzi circolano dalle 00,30 alle 5,30 con una frequenza di 30 minuti durante tutto l’anno: dal lunedì al venerdì, invece, rimangono in servizio le attuali linee 61 e 62. In alcune corse i nuovi bus arriveranno a toccare anche i Comuni della cintura: Castel Maggiore, Funo, San Lazzaro, Rastignano, Casalecchio, Zola Predosa e Ponte Ronca. Durante la presentazione della novità a Palazzo D’Accursio, si è sottolineato che il progetto rientra nel Piano sull’economia della notte e che i nuovi bus risulteranno utili non solo per chi esce a divertirsi ma anche per lavoratrici/ori con orari notturni. Il Coordinamento Migranti, però, boccia l’amministrazione. “Coalizione Civica Bologna si complimenta con se stessa e con la sua vicesindaca per quella che definisce una ‘Rivoluzione nel trasporto pubblico notturno’. Per un momento abbiamo sperato che questa rivoluzione potesse anche riguardare la tratta verso l’Interporto, per raggiungere la grande fabbrica logistica che fa muovere la città. E invece niente. Tutte le linee N sono pensate per il fine settimana per servire la movida e il suo indotto” e non a caso sono state inaugurate la notte di Capodanno, rileva il Coordinamento: “Giusto. La gente fa bene a divertirsi. E magari molti lavoratori e lavoratrici potranno tornare a casa più facilmente grazie alle nuove linee”.
Però, prosegue il Coordinamento, “non si può però tacere di fronte all’oblio che cala regolarmente sui migranti, perché qualunque cosa sia l’’economia della notte’, essa è fatta anche di magazzini e muletti e non solo di aperitivi e film d’essai. Dopo la fiaba della ‘logistica etica’, a domanda specifica il sindaco Matteo Lepore ha risposto rimandando ancora una volta al futuro qualsiasi soluzione. Eppure, sa benissimo che i turni dei lavoratori dell’Interporto non coincidono con gli orari delle linee 445 e 448. D’altronde, fin dall’inizio la sua idea è stata quella di far finanziare alle imprese della logistica eventuali nuove linee notturne per l’Interporto. I migranti possono solo riprendere il loro monopattino notturno, l’unica forma di mobilità sostenibile per loro a Bologna, la ‘città europea sempre più sostenibile, policentrica, metropolitana’. Complimenti a tutti e tutte per la vostra rivoluzione, e alla prossima!”.
La critica espressa dal Coordinamento Migranti ha suscitato la reazione del sindaco Matteo Lepore, che ha risposto sui social così: “Siamo pronti anche con il progetto e il finanziamento del trasporto notturno per Interporto. A gennaio, daremo informazioni più precise”.