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Riders, il Comune alla prova dei fatti

La Carta dei diritti non porta risultati, ma l’amministrazione si limita a prendere tempo. Intanto i fattorini Foodora rischiano il posto, segnala Rides Union. Cobas: al Rizzoli sciopero il 25-26 novembre. Sgb primo sindacato alla Gh.

13 Novembre 2018 - 12:50

Il Comune farà qualcosa per far sì che la “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” venga applicata dalle piattaforme del food delivery? Oppure ciò che interessava a Palazzo D’Accursio erano i titoli dei giornali e dunque le belle parole ora possono serenamente restare, per l’appunto, sulla Carta? E’ l’ora di una risposta, dopo la denuncia fatta da Riders Union a cinque mesi dalla sottoscrizione del documento: il grosso delle piattaforme non firma e anche chi ha aderito non favorisce un miglioramento delle condizioni lavorative dei riders. Con buona pace della Uil (che invita a “non criminalizzare le aziende che la Carta l’hanno già firmata”, poi chi se ne frega se  non la rispettano…) i termini della questione sono piuttosto chiari. E il Comune, allora, cosa fa? Per ora prende tempo. “Valuteremo tutte le posizioni- ha affermato l’assessore al Lavoro, Marco Lombardo- per vedere se ci sono stati eventuali inadempimenti della Carta, ma per vedere anche, visto che vengono previste misure di disincentivo anche alle piattaforme che non l’hanno sottoscritta, quali misure noi possiamo utilizzare, avendo la consapevolezza che stiamo andando verso l’inverno”, ovvero la stagione che “rischia di mettere più in pericolo la sicurezza dei lavoratori”. Da questo punto di vista, garantisce l’assessore, “cercheremo di mettere in campo tutte le misure che il Comune ha nella sua sfera di competenza”. Morale della favola: a Carta già firmata e dopo ben cinque mesi, il Comune è ancora fermo al “dobbiamo vedere quali misure possiamo utilizzare”.

Intanto, Riders Union lancia l’allarme sul destino dei fattorini impiegati in Italia da Foodora. “Apprendiamo dai giornali che la risposta alla richiesta avanzata dalle rappresentanze dei riders ad Assodelivery, l’associazione datoriale che comprende le piattaforme multinazionali tra cui Glovo, è ancora una volta negativa. Dando così luogo a quello che nei fatti è il primo licenziamento collettivo da parte delle piattaforme. Dopo la recente acquisizione di Foodora da parte di Glovo, sono più di 2.000 i colleghi di Foodora che rischiano il posto di lavoro. Questo perché il mancato riconoscimento della subordinazione fa si che a noi rider non vengano applicate neanche le tutele normalmente previste in caso di trasferimento di azienda. Avevamo richiesto di tutelare l’occupazione dei nostri colleghi di Foodora come segno concreto di una volontà a trattare da parte di Assodelivery, finora annunciata solo a parole, ma puntualmente smentita nei fatti. Di fronte a questa risposta, ci sembra dunque evidente, per l’ennesima volta, la mancanza di tale volontà. Nonostante questo, ribadiamo nuovamente tale richiesta nei confronti di Glovo e della maggiore associazione datoriale nel settore del food delivery e chiediamo al Governo, in questi giorni impegnato a preparare una proposta di sintesi, di prendere in considerazione anche l’estensione delle tutele dell’art. 2112 del Codice civile anche per questa tipologia di lavoratori.  Vista la natura di questo mercato, dove le multinazionali stanno pian piano assorbendo i propri concorrenti puntando ad un vero e proprio oligopolio, ci sembra infatti che quello di foodora possa essere solo il primo di una serie di licenziamenti collettivi. Invitiamo tutti rider di Foodora a rischio licenziamento a contattarci, così da valutare tutti insieme la situazione. Nessuno deve essere lasciato indietro!”.

Restando in tema di lavoro, è arrivata la proclamazione dell’annunciato sciopero generale dei dipendenti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, dopo il fallimento della procedura di conciliazione in Prefettura: i lavoratori incroceranno le braccia dalla mezzanotte di domenica 25 novembre alla mezzanotte di lunedì 26, fanno sapere i Cobas.

Infine, l’Sgb segnala di aver ottenuto una “grande affermazione” tra i lavoratori dell’aeroporto: “In occasione del rinnovo delle rsu/rls della società Gh, la nostra organizzazione sindacale infatti  ha ottenuto 114 voti  su 347 votanti  risultando così  il primo sindacato ed  eleggendo due delegati e un rappresentante alla sicurezza. Vogliamo  ringraziare tutti i lavoratori che hanno reso possibile questo importante risultato  che premia e da più forza alla vertenza in atto, in primis quella che ha già portato all’apertura dello stato di agitazione:  contro la disdetta unilaterale dell’integrativo aziendale e a sostegno  della piattaforma presentata alle parti  per il suo rinnovo, per  il pagamento del premio di risultato, per la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato, a difesa del diritto di sciopero contro le comandate esorbitanti le percentuali di servizi minimi previsti dalla legge, per la democrazia sindacale. Continua la lotta per difendere e conquistare  nuovi diritti”.