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Riders: “Il Comune sanzioni le piattaforme”

Entro fine mese l’amministrazione si è impegnata a convocare un tavolo per fare il punto sulla Carta dei diritti, ma intanto “ci stiamo già organizzando per preparare nuove mobiitazioni nelle prossime settimane”, segnala Riders Union.

06 Novembre 2018 - 11:20

L’amministrazione comunale di Bologna deve fare di più per far sì che la Carta dei diritti venga estesa ed effettivamente applicata. Lo dicono i riders dopo aver incontrato nella giornata di ieri l’assessore al Lavoro, Marco Lombardo, per denunciare il fatto che dalla sottoscrizione del protocollo “sono passati cinque mesi e la situazione in città non è migliorata, anzi in alcuni casi le condizioni sono addirittura peggiorate“, come ha sottolineato la delegazione di Riders Union al termine dell’incontro. Intanto, c’è il problema che finora un’azienda ha firmato la Carta, cioè Meal, con i marchi Sgnam e MyMenu. E neanche con questa piattaforma si sono visti passi avanti: “Non sono stati migliorati i contratti e anzi- riferiscono i riders- a partire da settembre ai nuovi assunti sono state poste condizioni peggiorative, a partire dalla paga”: non oraria bensì “mista, a consegna e molto bassa”. Per questo, all’amministrazione “abbiamo chiesto che a stretto giro venga convocato un tavolo ufficiale con tutti i firmatari della Carta. Quindi noi Riders Union, il Comune, i sindacati confederali e la piattaforma firmataria perchè si vada a discutere nel merito e ognuno si prenda le proprie responsabilità”. La risposta della Giunta è stata positiva, anche perchè la stessa Carta dei diritti prevedeva un incontro di aggiornamento dopo sei mesi dalla firma: una riunione del tavolo sarà convocata entro il 30 novembre.

In quella sede Riders Union chiederà conto dell’atteggiamento di Sgnam-MyMenu ma al contempo solleciterà anche il Comune stesso perchè “si dovrebbe fare garante e vigilare” e quindi dovrebbe “mettere in campo elementi di pressione e anche disincentivanti e sanzionatori se non vengono rispettati i punti della Carta, a partire da chi non l’ha firmata e poi in secondo luogo anche per quelli non l’hanno firmata, costringendoli a farlo”. A quanto affermato dall’assessore, molte piattaforme prendono tempo dicendo di essere in attesa di capire quali novità possono emergere dal tavolo  che i riders hanno aperto con il ministero del Lavoro. “E’ evidentemente un alibi- afferma Riders Union- perchè stiamo vedendo come si stanno comportando anche a livello nazionale dove non hanno intenzione di venirci incontro e provare a fare un accordo, però allo stesso tempo stanno usando questo elemento”. E per quanto riguarda il tavolo nazionale, “non ci sono novità”, confermano i riders: “Anche lì sono passati mesi, erano partiti con proposte molto alte che poi però sono state rimangiate” e il confronto “non ha portato alcuna soluzione o miglioramento”. Ecco perchè “ci stiamo già organizzando per preparare nuove mobilitazioni nelle prossime settimane. A seconda di come vanno i tavoli, sia quello cittadino che quello nazionale capiremo man mano cosa e come fare”, fa sapere Riders Union.