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Partono i lavori all’ex Beretta: dopo “solo” 2.301 giorni di abbandono

L’immobile pubblico fu occupato e sgomberato nel 2012, poi nel 2014 ci fu una nuova occupazione conclusasi nel 2016 dopo il distacco di elettricità e riscaldamento. Ora finalmente il Comune annuncia l’avvio dei cantieri per la realizzazione di alloggi a canone calmierato: dopo ben sei anni di polvere.

05 Maggio 2022 - 11:54

Pochi giorni fa, il 3 maggio, il Comune di Bologna ha diramato un comunicato stampa per annunciare l’avvio dei lavori per la riqualificazione dell’ex clinica Beretta di via XXI Aprile 1945. La storia dell’immobile è una delle più emblematiche tra quelle con cui Zeroincondotta ha composto l’inchiesta “Chiedi alla polvere – La mappa degli spazi sgomberati e poi rimasti abbandonati a Bologna”: in seguito ad un’occupazione iniziata nel 2014, la seconda nel giro di pochi anni dopo quella che nel 2012 era stata interrotta dal solito sgombero, le persone che nell’ex clinica avevano trovato rifugio furono costrette a lasciare l’edificio (di proprietà dell’Ausl) dopo il distacco delle utenze. “Un bene pubblico torna nella mani della speculazione, ma non ha più senso difendere un’occupazione che non garantisce più la dignità, privati come siamo dell’accesso alla rete elettrica il cui tombino è stato murato e impossibilitati a usufruire del riscaldamento”, scrisse all’epoca la Coalizione internazionale migranti e rifugiati (Cispm). L’uscita delle/gli occupanti iniziò il 14 gennaio 2016 e da quel momento fino all’annuncio dell’inizio dei cantieri, quindi, sono trascorsi oltre sei anni. Per la precisione, 2.301 giorni: di abbandono e di polvere, che si è aggiunta a quella che si era accumulata fino alla prima occupazione e poi di nuovo dopo lo sgombero.

Un enorme spreco, se si pensa alla fame di alloggi che si è registrata in questi anni a Bologna e se si considerano le potenzialità dell’ex clinica dal punto di vista abitativo. Lo si può evincere dallo stesso progetto di riqualificazione, che prevede di inserire nell’edificio 47 persone. Questo dopo che l’immobile è stato acquisito dal Comune nel 2018 e postosotto tutela della Soprintendenza. Con un investimento di 3,8 milioni di euro, di cui tre dalla Fondazione Carisbo, nell’ex clinica saranno realizzati, spazi comuni, un giardino e 16 alloggi di diversa dimensione per l’affitto a canone calmierato, sulla base di un progetto di “condominio solidale” che verrà sviluppato tramite un bando pubblico. La fine dei lavori è prevista nella primavera del 2024.