Dall'iniziativa del 2 giugno "un bel messaggio alla città e a chi ci vuole fuori di lì: non ce ne andremo con le nostre gambe", scrivono Làbas e LUnA: "La città ha bisogno di questo spazio e di ciò che rappresenta: autorganizzazione, autogestione, diritto alla citta, capacita di cambiamento collettivo". Ogni martedì assemblea nel piazzale.
“Rispediamo il fango ai mittenti!”
Attiviste/i di Plat svuotano due carriole davanti alla Prefettura, nel giorno in cui i sostegni alle zone alluvionate sono stati discussi dal Consiglio dei ministri, "simposio di retorica e farneticazioni sulla distruzione che ci è piombata addosso". Sospesa intanto la raccolta materiali a ex Centrale e Berneri, aperta invece a Home, Tpo e Labas.
Arriva l’agenzia immobiliare per ricchi: scatta la contestazione
Ieri LUnA al convegno targato Engel & Volkers: "Speculatori come loro a Bologna non sono i benvenuti. Vogliamo compensazioni sociali delle trasformazioni urbane in atto, non vogliamo una città sottratta a chi la abita per darla invece a chi ci vuole investire per profitto di pochi".
::: Notizie brevi :::
Sciopero indetto dai Cobas scuola e manifestazione in piazza San Francesco contro i quiz invalsi | Tornano a manifestare precarie/i della Fiera | LuNA: "All'ex Masini un'assemblea intensa, forte: rivediamoci" | Studentesse e studenti tornano in via San Giacomo per il compleanno di Split.
Nell’ex caserma Masini, dove il tempo si è fermato [foto]
Ieri le/gli attiviste/i di H.O.Me., che stanno occupando le case di via Borgolocchi, hanno riaperto il piazzale dell'ex caserma per un'assemblea pubblica e portato la stampa in tour nel complesso per denunciarne lo stato di abbandono: erba alta e polvere, perchè dallo sgombero di Làbas nel 2017 "non è stato piantato neanche un chiodo".
Trasformare via Borgolocchi in un luogo liberato dagli orrori del fascismo
Lo stabile ex militare, ora occupazione abitativa, tra il '43 e il '45 fu luogo deputato a torture e uccisioni sommarie di partigiani e antifascisti: sarebbe un segnale importante se fosse destinato a finalità sociali.
I dieci anni di Làbas
Nel 2012 l'occupazione dell'ex caserma Masini: "In qualche modo, ci piace pensare, quel gesto ha cambiato la Storia", scrive il collettivo. Poi lo sgombero, un grande corteo, la sfida di vicolo Bolognetti: "Un municipio sociale che in questi anni ha dato il suo contributo nel rendere Bologna un posto migliore". Domani festa: iniziative dalle 18.
Il mercato non è mai la soluzione
Inchiesta sull'emergenza abitativa a Bologna (prima puntata): l'assenza delle varie amministrazioni comunali, gli affittacamere e gli strozzini, gli immobiliaristi ciellini, il potere immobiliare della Chiesa, le multinazionale dello student housing.
“Convergere per insorgere”: migliaia in piazza a Bologna [foto]
Dal concentramento in piazza XX Settembre il corteo ha imboccato viale Masini e poi il ponte di Stalingrado dietro lo striscione: "Fine del mese, fine del mondo, stessa lotta! Per questo, per altro, per tutto".
E il Comune avvisa: “Oggi possibile chiusura della tangenziale”
Palazzo D'Accursio, con un comunicato stampa, ha comunicato le "misure stabilite a seguito del Comitato ordine pubblico e sicurezza presieduto dal prefetto" in relazione alla manifestazione che partirà alle 15 da piazza XX Settembre. Ieri sera, intanto, in vista del corteo è stato occupato il 38 di via Zamboni.
Sabato corteo verso la tangenziale: “Passante devastante, saremo in migliaia”
Presentata in conferenza stampa la manifestazione del 22: "Una passeggiata collettiva nella quale cartelli e striscioni, bandiere e cori riproporranno ancora una volta l’allegra determinazione di coloro che si mettono in marcia per questo, per altro, per tutto". Nel frattempo, nella rotatoria Consiglio d’Europa spunta un'insegna luminosa per dire "no" al Passante di Mezzo.
“Convergere per insorgere”: il percorso del 22 ottobre
Da piazza XX Settembre verso la tangenziale, "simbolo non solo delle cause della crisi climatica e delle scelte delle istituzioni locali e regionali che devastano l’ambiente e mettono a rischio la salute dei cittadini, ma anche di un sistema economico che sfrutta lavoro e natura, nega diritti e diversità, crea disuguaglianze e perpetua l’ingiustizia".