Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Cua-Eat the rich con comitato abitanti milanese | Smog, stop Euro4 | Contestata pizzeria per condizioni di lavoro | Piazza Grande ancora contro Daspo urbano | Usb: autonomia regionale “secessione per ricchi” | Chimico Balzani critica Tper | Rizzoli, nuova segnalazione Cobas.

11 Febbraio 2019 - 14:55

“L’attacco alle occupazioni abitative e ai/lle compagn* milanesi è un duro attacco contro la lotta per la casa e un tentativo di restringere ulteriormente gli spazi di agibilità politica per le lotte sociali”. Per questo motivo, qualche giorno fa, il Cua e Eat the rich hanno organizzato un presidio il solidarietà con il Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio, “un’importante esperienza di autogestione ed occupazione a scopo abitativo” di Milano colpita da nove misure cautelari. Il presidio si è svolto in via Irnerio 53, “di fronte all’edificio che un tempo ha ospitato Taksim, lo studentato occupato come soluzione alla pessima condizione abitativa di studenti/esse bolognesi, sgomberata nell’ottobre 2014″, hanno ricordato i due collettivi.

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Dopo tre giorni di sforamento nei livelli di pm10, tornano le misure d’emergenza contro lo smog. Da domani a giovedì a Bologna, Imola e nei 10 altri comuni della città metropolitana saranno bloccati dalle 8.30 alle 18.30 i veicoli diesel fino Euro4  e benzina fino Euro1, a meno che non abbiano almeno 3 persone a bordo. Il Comune impone inoltre di abbassare i riscaldamenti e vieta i camini a legna. Le misure saranno applicate anche in tutte le altre province della regione ad eccezione di Ravenna e
Rimini.

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Nuova contestazione nei giorni scorsi a carico di un locale della zona universitaria, accusato di sfruttare i propri lavoratori. Si tratta in questo caso di una pizzeria: “Di fronte al nostro intervento con volantini, i padroni sono usciti intimidendo e spingendo i lavoratori che protestavano per le condizioni inaccettabili di lavoro. Le molte segnalazioni arrivate ci hanno sottolineato come in questo locale i dipendenti vengano pagati anche 4 euro l’ora, con contratti inesistenti o part time per un monte di oltre 60 ore settimanali”, si racconta sulla pagina Facebook Il padrone di merda.

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Il Daspo per chi dorme per strada? “Non si risolve così il problema della marginalità”, si torna ad affermare sulle pagine di Piazza Grande, il giornale fondato dalle persone senza dimora di Bologna. Nell’ultimo numero si parla dei Daspo notificati lungo i viali in zona stazione e del fatto che gli stessi luoghi, nel giro di poco tempo, tornano a popolarsi di senza dimora. “Il legame marito-moglie è così forte che preferiscono dormire sotto un portico insieme piuttosto che in un dormitorio divisi”, spiega un operatore sociale: tra queste pesone c’è solo “meno tranquillità”, perchè “ora devono dormire con un occhio aperto, lo sgombero potrebbe arrivare da un momento all’altro”. Si tratta di un provvedimento che “non affronta il problema della povertà o dell’emarginazione. Crea disagio sopra il disagio”, dice un altro operatore, che a sua volta abita in una struttura di accoglienza.

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“Il Convegno promosso oggi dalla stessa Regione sull’autonomia regionale ‘differenziata’ è una operazione di propaganda in vista del prossimo 15 febbraio quando il governo Conte si appresterà a dare il via libera al cosiddetto federalismo aumentato”, scrive l’Usb: “L’adesione al percorso da parte dell’Emilia-Romagna, a guida Partito Democratico, è la conferma di una intesa trasversale su questa ‘secessione dei ricchi’, che coinvolge, oltre alle forze politiche, il padronato e i sindacati collaborazionisti come dimostra la partecipazione al convegno da parte della Confindustria e di Cgil. Con la ‘secessione dei ricchi’ si aprirà, anche nelle stesse regioni autonomizzate, una nuova stagione di tagli ai servizi pubblici e le privatizzazioni, la precarizzazione del lavoro e il contenimento dei salari”.

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Continuano le critiche su Tper. Stavolta tocca al chimico Vincenzo Balzani, componente del Comitato scientifico del nuovo Piano urbano della mobiltà sostenibile (Pums), che boccia l’azienda per i recenti annunci sull’acquisto di nuovi bus a metano. Dal punto di vista ambientale, infatti, “il metano una gran mano non la dà”, fa notare lo scienziato: dunque “sono contento che con il Pums abbiamo puntato decisamente sull’elettrico”, ma intanto Tper continua a dotarsi di mezzi a metano. La replica di Tper: “Noi non abbiamo certamente sposato il metano, noi lavoriamo con le leggi e le policies esistenti. E l’urbano sarà elettrico, nel tempo”.

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I Cobas segnalano che due alti dirigenti dell’Istituto ortopedico Rizzoli hanno ricevuto un atto di citazione a comparire davanti al Tribunale civile di Bologna per un’udienza relativa al contenzioso in atto con una ditta del settore combustibili: il compenso previsto per l’avvocato ammonta a 20.000 euro e il Rizzoli ha delibeato di concedere il patrocinio legale a spese dell’Istituto.