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::: Notizie brevi :::

Due agosto, procede l’udienza preliminare per Bellini, Segatel e Catracchia: parola a Procura generale e parti civili | Minerbio, Stop in Regione a sovrapressione dell’impianto stoccaggio gas, AltaPressione: “Prima vittoria” | Piano sosta, Si Cobas: “Politiche Comune colpiscono lavoratori” | Processo maschere bianche, cadute misure cautelari | Da Ya Basta “arance solidali per il Rojava”.

02 Febbraio 2021 - 19:31

Procede l’udienza preliminare del processo relativo alla prima tranche delle indagini su mandanti e finanziatori della strage del 2 agosto 1980, che vede imputati l’ex estremista di destra Paolo Bellini per concorso nell’attentato, l’ex carabiniere Piergiorgio Segatel per depistaggio e Domenico Catracchia, amministratore di alcuni immobili di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pm. Ieri è iniziata la discussione davanti al gup, che dovrà decidere se rinviarli a giudizio o meno. Ha parlato la Procura generale, che ha ripercorso le indagini svolte sul finanziamento della strage, sulla provenienza del denaro e su una serie di eventi ritenuti legati all’attentato. La Procura ha anche posto l’accento sui rapporti tra l’allora procuratore capo di Bologna, Ugo Sisti, e la famiglia di Bellini. Le parti civili invece si sono soffermate sull’alibi di Bellini per il 2 agosto (“Che riteniamo crollato”) e sulle relazioni tra il Bellini di Avanguardia nazionale e i gruppi eversivi che affiancavano Avanguardia nazionale, vale a dire i Nar e Terza posizione. Prossima udienza lunedì.

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Frenata per il sito di stoccaggio di gas naturale a Minerbio. La commissione Ambiente della Regione Emilia-Romagna ha approvato nei giorni scosi all’unanimità una risoluzione che chiede “il blocco della procedura di sovrapressione dell’impianto” e “la completa elettrificazione delle turbine di pompaggio”. Si tratta di una “buona notizia”, commenta il Collettivo AltaPressione: “Una prima vittoria dei cittadini che da oltre due anni si stanno battendo per la tutela del proprio territorio”.

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“La libera concorrenza e la scelta politica del Comune di voler andare a gara a tutti i costi colpisce duramente e rende incerto il futuro lavorativo di 120 lavoratori della sosta”, affermano i Si Cobas dopo che l’appalto per la gestione del Piano sosta di Bologna è stato aggiudicato al raggruppamento Sct group formato da Sct group, Abaco e Engie. Abaco “è tristemente famosa perché a Latina ha fatto una strage riducendo in modo considerevole gli stipendi dei lavoratori. Perseverare con le privatizzazioni porta a questi risultati riduzione di salari e peggioramento del servizio. Ricordiamo al Comune che tra qualche mese si voterà  non  pensi di chiudere in fretta e furia a spese dei lavoratori prima della campagna elettorale”, scrive il sindacato.

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“Oggi c’è stata la prima udienza del processo contro le maschere bianche, una vicenda giudiziaria assurda iniziata con il divieto di dimora per cinque lavoratori e continuata con le storie inventate dai vari Pdm. Oggi sono caduti i cinque divieti e ogni altra misura cautelare contro i lavoratori colpevoli di aver contestato alcuni Padroni di Merda di Bologna. L’accusa di estorsione (!) rimane e il processo quindi va avanti. Vi chiediamo di continuare a sostenerci con testimonianze, partecipazione e donazioni. Intanto festeggiamo i nostri cinque colleghi che potranno tornare a Bologna da amici e famiglia”. Così sulla pagina Facebook “Padrone di merda“.

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Anche a Bologna “è possibile prenotare casse di agrumi biologici il cui ricavato andrà a sostenere l’acquisto di una clinica mobile in Siria Confederale del Nord e dell’Est per far fronte all’emergenza sanitaria in corso”, segnala Ya Basta. “Il progetto sanitario- spiega l’associazione- è gestito dalla Weqfa Jina Azad a Rojava – Free Women Foundation in Rojava, organizzazione indipendente senza scopo di lucro di donne curde e arabe. Gli agrumi provengono da Sos Rosarno, sono biologici, privi di trattamenti chimici e raccolti nel rispetto dei lavoratori e lavoratrici”. I costi: 10 chili di arance 15 euro; 10 chili di clementine 20 euro; 10 chili di limoni 20 euro. Per Bologna le prenotazioni (entro il 5 febbraio) possono essere effettuate scrivendo a yabasta.bologna@gmail.com o contattando il 3346240717.