L’amianto fa un’altra vittima tra gli ex operai dell’Ogr: Luciano Tonioni è morto a 77 anni dopo una diagnosi di mesotelioma | App educatrici, Sgb: “Denuncia all’ispettorato del lavoro e segnalazione al garante della privacy” | Processo sui mandanti del 2 agosto, il 27 novembre inizia l’udienza preliminare per Bellini, Catracchia, Spella e Segatel.
Luciano Tonioni, 77 anni, ex operaio delle Officine grandi riparazioni (Ogr) delle Ferrovie. E’ l’ultima vittima dell’amianto a Bologna. Aveva subito l’esposizione alle fibre lavorando come addetto alle lamiere dal 1972 al 1978, nel gennaio scorso gli era stato diagnosticato un mesotelioma. A darne notizia è l’Afeva, l’associazione dei familiari delle vittime dell’amianto. Anche Tonioni, afferma l’associazione, è una “vittima dell’inosservanza delle leggi per la tutela della salute dei lavoratori, della mancata informazione sui rischi dell’amianto, del mancato uso delle necessarie protezioni individuali e collettive. Il suo destino è stato accomunato a quello delle centinaia di suoi colleghi già deceduti in questi anni”.
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L’app per la rendicontazione dell’attività delle educatrici “secondo Sgb non rispetta la legge sulla privacy e l’articolo 4 dello statuto dei lavoratori” e per questo domani il sindacato “farà denuncia all’ispettorato del lavoro e lo segnalerà al garante della privacy”. Su questo e sugli altri temi sollevati con lo sciopero di due giorni fa “la mobilitazione continuerà- scrive l’Sgb- partendo dall’assemblea sindacale retribuita il prossimo giovedì 15 ottobre ore 17 in piazza Maggiore e con il proseguimento degli scioperi”.
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Il 27 novembre inizierà l’udienza preliminare nei confronti di Paolo Bellini, Domenico Catracchia, Quintino Spella e Piergiorgio Segatel dopo che nei loro confronti la Procura generale di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito della prima tranche dell’inchiesta sui mandanti e i finanziatori della strage del 2 agosto 1980. La data è stata comunicata oggi alle parti dal gup. L’udienza preliminare proseguirà, se non fosse possibile concluderla il 27, anche il 4 e l’11 dicembre. La fissazione dell’udienza “rappresenta una tappa importante per fare definitiva luce sul livello politico che ideò la strage”, commentano i legali di parte civile Andrea Speranzoni e Roberto Nasci, che rappresentano oltre 120 familiari delle vittime.