Ex caserma Sani rischia di essere sgomberata nei prossimi giorni, domani assemblea pubblica | Alla Dozza Detenuto diabetico e celiaco: “Costretto a mangiare sempre in bianco” | Procedimento disciplinare a Giusi, Sgb: “Vittoria, sanzione dal Comune di Casalecchio è stata richiamo scritto” | Sgb: Lavoratori in appalto alla Felsineo “hanno aderito compattamente allo sciopero”.
“Sgombero imminente”: è l’allarme lanciato da Xm24 sul proprio sito rispetto al destino dell’ex caserma Sani, occupata il 15 novembre scorso dopo la rottura delle trattative con il Comune per una nuova sede del centro sociale che per 17 anni ha animato via Fioravanti 24. Per domani sera (giovedì) è stata indetta un’assemblea pubblica presso lo spazio occupato, l’ingresso è dal parco Bolognina di via Parri.
* * *
Endrit Haxhia, 49enne affetto da diabete, nato in Albania e detenuto alla Dozza, ha scritto una lettera all’agenzia Redattore sociale denunciando “numerosissime violazioni per la salute” che si protrarrebbero da oltre cinque anni. “La mia vita è un inferno -scrive – moltissime volte mi e’ stato distribuito vitto con glutine in contenitori contaminati”, altre cibo inadeguato ai diabetici. Ciò perché, a quanto pare, la tabella vittuaria della casa circondariale non prevede vitto specifico per celiaci diabetici. Il magistrato di sorveglianza chiese alla direzione del carcere di adeguarsi ma, a quanto riferisce il detenuto, nei fatti non sarebbe avvenuto. Nel 2015 seguì una denuncia in Procura, finora senza risultati. Haxhia, si legge, a oggi mangerebbe sempre e solo pasta e riso in bianco.
* * *
Il sindacato di base Sgb comunica che si è recentemente concluso “il procedimento disciplinare nei confronti di Giusi, la lavoratrice del Comune di Casalecchio di Reno, rsu del Sindacato generale di Base, finita sotto procedimento disciplinare da parte del Comune di Casalecchio per la partecipazione, nello scorso mese di maggio, alla manifestazione antifascista contro Forza Nuova”. L’organizzazione sindacale specifica che “la sanzione comminata dal Comune è stata il richiamo scritto”, rivendicando quindi un “risultato importante, una vittoria che ha trasformato una potenziale grande ingiustizia in una piccola odiosa prepotenza da parte di chi vuole ribadire il proprio strapotere sulle vite dei lavoratori pubblici”, frutto del “movimento di solidarietà che si è generato intorno a Giusi, che ha visto scendere in piazza centinaia di lavoratrici e lavoratori antifascisti”, impedendo “che le sguaiate richieste di licenziamento lanciate a mezzo stampa anche da esponenti politici nazionali si realizzassero”.
* * *
“Oggi 18 dicembre, i lavoratori della Diamante srl, azienda che ha in appalto i servizi di lavaggio e facchinaggio presso la ditta Felsineo di Zola Predosa, hanno incrociato le braccia aderendo compattamente allo sciopero proclamato da Sgb“. Lo scrive il sindacato di base in un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio. Dopo una lunga vertenza “in cui si rivendicava l’aumento della misera indennità oraria di 0,03, il riconoscimento del disagio dei lavoratori sottoposti a ritmi di lavoro insostenibili e a condizioni di lavoro disagiate, l’azienda ha rimesso in discussione una trattativa ormai giunta alla sua conclusione”. Pertanto, dice Sgb, “se l’azienda continuerà con questo braccio di ferro la conseguenza sarà che, per le prossime festività, in molte case bolognesi verrà a mancare la mortadella, perché diritti e dignità dei lavoratori hanno la priorità”.