Sabato 27 maggio’017 manifestazione con partenza alle 14,30 in piazza XX Settembre, con l’adesione di numerose realtà cittadine: “E’ necessario dare una risposta al crescente razzismo ed alla retorica della paura”.
“Dare una risposta collettiva di rifiuto della strumentalizzazione di chi individua nei poveri e nei migranti una fonte di minaccia e pericolo, di rifiuto delle politiche europee e italiane che chiudono le frontiere e fanno accordi con i governi di dittatori, di rifiuto della Legge Minniti-Orlando che marginalizza e criminalizza le fragilità e le vulnerabilità e dire sì all’accoglienza per tutti, senza gerarchia, a percorsi sicuri di arrivo, a città accoglienti, inclusive e aperte perchè la diversità è emancipazione”. Sono gli obiettivi della manifestazione “No one is illegal: marcia per l’accoglienza”, presentata ieri con una conferenza stampa, che si svolgerà sabato 27 maggio 2017 con partenza alle 14,30 da piazza XX Settembre e arrivo in piazza del Nettuno.
Dall’appello diffuso in vista della manifestazione: “Perché una marcia della Bologna che accoglie? Perché è necessario scendere in piazza in questo momento? Perché crediamo vada data una risposta: una risposta al crescente razzismo ed alla retorica della paura; una risposta all’escalation delle politiche discriminatorie e securitarie in tutta Europa che, in nome della ‘sicurezza nazionale’, cancellano i diritti e la dignità di milioni di persone in fuga da fame, guerre, povertà, assenza di prospettive, persecuzioni. Una risposta a chi vuole un’Europa fatta di nuovi muri e filo spinato, di carceri speciali e hotspot per migranti da respingere e sfruttare; una risposta a quel vento freddo xenofobo che, in Italia come in Europa, prende la forma delle campagne elettorali permanenti fatte sulla pelle dei migranti, dei poveri, degli ultimi, al solo fine di conquistare qualche voto in più; una risposta al pericoloso scivolamento a destra delle politiche e del dibattito anche nel nostro paese: una risposta agli infami attacchi di cui è oggetto chi salva le vite in mare per scongiurare nuovi morti nel Mediterraneo; una risposta alle nuove ipocrisie del Governo Gentiloni sul tema immigrazione: una risposta alle leggi Minniti-Orlando – che comporteranno lo svuotamento del diritto di asilo e quindi la riduzione delle speranze di costruirsi un futuro migliore per chi arriva in Italia, il potenziamento dei CIE e quindi delle espulsioni –, una risposta ai rastrellamenti su base etnica visti negli ultimi giorni a Milano e a Roma. Crediamo che non si possa restare indifferenti di fronte a quello che sta succedendo, crediamo che sia necessario scendere in piazza per andare oltre all’indignazione, per dire insieme che abbiamo scelto da che parte stare: contro i confini, la retorica della sicurezza, il razzismo di Stato, le politiche europee e nazionali che alimentano sentimenti di odio e costruiscono un impianto normativo che divide, criminalizza ed esclude le differenze; per la libertà di movimento per tutte e tutti, perché nessun essere umano possa essere considerato ‘illegale’; per una cittadinanza transnazionale che accolga tutti, unendo le piazze statunitensi contro il razzismo alle strade di Barcellona, i migranti che superano le frontiere ai percorsi di accoglienza, di solidarietà e di lotta per i diritti. Le 160.000 persone scese in piazza a Barcellona al grido ‘vogliamo accogliere’ hanno dimostrato la forza dei tanti e delle tante che rifiutano un’Europa chiusa in se stessa, che si sottraggono alla trappola dei nazionalismi razzisti e che reclamano un’Europa di città aperte, accoglienti e solidali. Oggi più che mai occorre ricordare di restare umani, per non accettare misure, come quelle dell’ultimo decreto Minniti-Orlando, che discriminano ed escludono chi più si trova in difficoltà, considerandolo elemento di ‘degrado’ di cui liberarsi”.
Questo l’elenco dei primi firmatari: Accoglienza Degna, Adl-Cobas Emilia-Romagna, Alab (Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’Accoglienza di Bologna), Arte Migrante, Associazione Asahi, Associazione Polisportiva Dilettantistica Hic Sunt Leones, Associazione Prendiparte, Coalizione Civica per Bologna, Coordinamento Eritrea Democratica, Educatori Uniti contro i Tagli, Josephine Bakhita Emilia-Romagna Brothers and Sisters, Làbas, Libera Università Bologna, Link Bologna, Mondiali Antirazzisti, Next Generation Italy, Piazza Grande, Refugees Welcome, RitmoLento, Tpo, Vag61, YaBasta! Bologna. Hanno inoltre aderito: Amnesty International Bologna, Arte Migrante Modena, Asd Polisportiva Il Grinta, Associazione 3 Febbraio, Associazione Aprimondo (scuola di italiano per/con migranti), Associazione Avvocato di Strada Bologna, Associazione culturale Graf San Donato, Associazione Culturale Iraniana Bologna, Associazione Percorsi di Pace, Associazione Sportiva Bugs Bologna, Circolo Arci Guernelli, Città Comune con Amelia, Cobas Bologna, Collettivo CosMOlab, Comitato Bologna Pride, Donne in Nero Bologna, Gay Lex, GVC Onlus, I Cinghiali del Setta Rugby, La Comune, Mani Tese Bologna, Modena’s Refugees, Nigerian Community Emilia-Romagna (Bologna) Italy, Palestra Popolare Vag61, Radio Città Fujiko, Rete TogethER, Romagna Migrante, Sinistra Classe Rivoluzione Bologna, Sinistra Italiana Bologna, Sinistra Italiana Emilia-Romagna, Trama di Terre/Centro Interculturale delle donne, Usb Bologna. Un appello alla partecipazione è stato diffuso anche dall’artista Alessandro Bergonzoni e dal gruppo musicale Lo Stato Sociale.
Riceviamo e pubblichiamo anche l’adesione del Coordinamento Migranti di Bologna e provincia: “Se nessuno è illegale, allora saremo in piazza per lottare contro i dinieghi, per opporci alle espulsioni, per rivendicare un permesso di soggiorno europeo per tutti e senza condizioni contro i confini dentro e fuori l’Europa”.