In migliaia alla manifestazione convocata per l’8 marzo da Non Una Di Meno. Il corteo invade i viali, poi “grido muto” in via Indipendenza: “Lo sciopero femminista e transfemminista è un momento di insorgenza collettiva contro la violenza maschile e di genere” e, quest’anno, anche “contro la guerra e per il disarmo”.
Lo sciopero transfemminista si prende la città: migliaia di persone hanno preso parte al corteo convocato per l’8 marzo da Non Una Di Meno, che è partito nel tardo pomeriggio da piazza XX Settembre invadendo i viali di circonvallazione per dirigersi verso porta San Donato. Da lì la manifestazione ha riempito via Irnerio e poi via Indipendenza, dove anche quest’anno si è levato il “grido muto“, raggiungendo infine piazza Maggiore. “Lo sciopero femminista e transfemminista è un momento di insorgenza collettiva contro la violenza maschile e di genere. Affermiamo che lo sfruttamento di cui facciamo esperienza nei luoghi di lavoro è determinato da quello che avviene fuori, nelle case, nelle famiglie dove comincia la soggezione delle donne e si riproduce l’imposizione di ruoli e gerarchie di genere opprimenti. Allora è importante reclamare il carattere femminista e transfemminista dello sciopero per affermare che lo sciopero è per tutte e tutt*”, è il messaggio lanciato da Non Una Di Meno nel corso della lunga giornata di mobilitazione che fin da stamattina ha attraversato la città con numerose iniziative sui luoghi di lavoro e nelle piazze. Dal corteo anche una presa di posizione contro la guerra e per il disarmo.
Audio dell’intervento contro la guerra dalla testa del corteo:
Foto della manifestazione: