Osa: la mobilitazione studentesca chiede “l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro e le dimissioni di Bianchi, a seguito della morte di Giuseppe, ennesimo crimine di stato per mano di un Governo che porta avanti a spada stratta un modello di scuola improntato sul lavoro e sullo sfruttamento”.
Continuano a ribollire le scuole, dopo la manifestazione che venerdì ha visto scendere in piazza le/gli studentesse/i delle superiori su alternanza scuola-lavoro, maturità, edifici fatiscenti. È Osa a dare la notizia dell’occupazione del liceo Minghetti di via Nazario Sauro: “Dopo quasi dieci anni in cui a Bologna non si vedeva un’occupazione, ora siamo alla quarta nel giro di sue mesi: dopo Rosa Luxemburg, Copernico e Laura Bassi occupati, la giornata di mobilitazione nazionale del 18 ha mandato un messaggio molto importante chiedendo l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro e le dimissioni di Bianchi, a seguito della morte di Giuseppe, ennesimo crimine di stato per mano di un Governo che porta avanti a spada stratta un modello di scuola improntato sul lavoro e sullo sfruttamento”. Il riferimento è al sedicenne che ha perso la vita in un incidente stradale mentre stava facendo uno stage in un’azienda termo-idraulica di Fermo.
Si legge in conclusione del post sui social network: “Noi studenti siamo esausti di questo modello di formazione, per questo pensiamo che la scuola ha bisogno di una rivoluzione, e oggi a ribadirlo sono proprio gli studenti dello storico liceo del centro di Bologna. L’agitazione continua, contro ogni tentativo di conciliazione da parte del Governo”.