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“Studenti e studentesse hanno occupato il Copernico”

Ne hanno dato notizia il Cua, Split e Cambiare rotta sui social network: “La grande ondata di occupazioni che nel corso delle ultime settimane si è susseguita in tutta Italia, è arrivata a Bologna”.

24 Gennaio 2022 - 11:04

“La grande ondata di occupazioni che nel corso delle ultime settimane si è susseguita in tutta Italia, è arrivata a Bologna. Stamattina, infatti, gli studenti e le studentesse del liceo Copernico, hanno occupato l’istituto. La morte di Lorenzo (studente vittima di un incidente in fabbrica in provincia di Udine, ndr) che di pochi giorni fa è l’amara dimostrazione di come l’attuale sistema scolastico, con la sua immonda alternanza scuola – lavoro, abbia come unico scopo quello di rinchiudere ciascun student in una gabbia di precarietà. Complici e solidali con le scuole in lotta!”. È il messaggio che si legge sui profili social dal Collettivo universitario autonomo e di Split.

Così Cambiare rotta: “Continua la mobilitazione anche nelle scuole bolognesi. Dopo la vergognosa repressione del corteo degli studenti romani del movimento della Lupa, indetto dopo la morte di Lorenzo, il liceo scientifico Copernico di Bologna risponde: contro una scuola che ha perso ogni sua funzione sociale e emancipativa e in risposta alla politica malata della convivenza col virus perpetrata dal ministro Bianchi sul modello nazionale perseguito dal governo Draghi.  Il disagio vissuto sulla pelle degli studenti dopo due anni di DAD e modalità mista, stretti in classi pollaio e esposti costantemente al rischio di contagio ha palesato anche sul piano dell’istruzione il fallimento del governo nella gestione della pandemia. La morte di Lorenzo durante l’alternanza scuola-lavoro è morte di scuola, nella stessa giornata in cui altri 7 operai sono morti sul posto di lavoro, rafforza la rabbia e la convinzione che questa scuola, specchio di una società piegata ai dettami del profitto, va ricostruita dalle sue fondamenta. La mobilitazione, l’agitazione e l’organizzazione sono i nostri strumenti, perché la lotta è la via!”