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Manifestano studentesse/i medi, uova contro il provveditorato

Scuole in lotta: “Determinazione giovanile che ha scolpito un messaggio forte e chiaro nel cuore di tuttə”. Osa: “Nell’ultimo mese il Governo ha dimostrato quanto gliene importa dei bisogni degli studenti”. Al centro della contestazione alternanza scuola-lavoro, maturità, edifici fatiscenti.

18 Febbraio 2022 - 14:31

Nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione proclamata per oggi dalle/gli studentesse/i delle superiori, anche a Bologna torna a farsi sentire la voce delle scuole con una manifestazione che è partita da piazza Aldrovandi e terminata in piazza Scaravilli per dire “no” al Pcto (ex alternanza scuola-lavoro), all’impostazione del prossimo esame di maturità, alla repressione del dissenso, alle strutture fatiscenti e alle politiche del Governo sul mondo dell’istruzione. Ci sono stati un lancio di uova verso il Provveditorato e alcuni minuti di attrito con la Polizia.

Scrive Scuole in lotta: “Oggi un partecipatissimo corteo ha riconquistato le strade e le piazze di bologna, una manifestazione partecipata come non si vedeva da anni, una determinazione giovanile che ha scolpito un messaggio forte e chiaro nel cuore di tuttə. Partendo da Piazza Aldrovandi ci siamo mossə in corteo selvaggio per le vie del centro, fino ad arrivare sotto il provveditorato per pretendere risposte rispetto alle nostre pessime condizioni di vita, per gridare a gran voce che questo modello di scuola va abbattuto poiché malsano ed assassino. Una volta in prossimità del palazzo la polizia ha provato a distanziare il corteo, iniziando a spintonare tuttə noi allo striscione. Quel che hanno avuto è stata una dimostrazione forte e chiara della rabbia che ci arde dentro e che ci ha spinto resistere sia fisicamente che con un pronto lancio di uova. Dopo intensi minuti di scontri il corteo ha riconquistato solidamente la strada di via Belle Arti, proseguendo vittorioso di aver ottenuto un incontro col provveditore da consolidare entro i prossimi giorni. Oggi è stato solo un inizio, ma ci ritroveranno a lottare giorno dopo giorno, nelle occupazioni, nelle piazze, nei cortei”.

“Nell’ultimo mese il Governo ha dimostrato quanto gliene importa dei bisogni degli studenti”, afferma Osa, che ha raggiunto il concentramento di piazza Aldrovandi con un corteo partito da piazza Puntoni: “Di fronte a questo sistema criminale tocca a noi organizzarci e creare un’alternativa che duri nel tempo e che rifiuti ogni tipo di strumentalizzazione da parte del nemico, ovvero da colui che per il proprio profitto sceglie di non ascoltare noi studenti. Non saremo pedine, né numeri all’interno di questa scuola e questo sistema, ma saremo la forza necessaria per ribaltarlo affinché si rimetta al centro la scuola e gli studenti, la sanità, la questione ambientale, e il benessere di tutti”.