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In piazza per libertà e dignità dei migranti [audio+foto]

Oggi corteo da piazza Nettuno, passato davanti alla Prefettura: “Decreti sicurezza e Bossi-Fini devono essere cancellati”, e molti interventi denunciano lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori all’Interporto e in molte aziende del bolognese.

15 Febbraio 2020 - 18:40

“Basta al razzismo! Primo di tutto al razzismo istituzionale del governo italiano, oggi siamo qua per dire che la cittadinanza ai migranti e ai figli di migranti è una priorità, chiediamo con forza la regolarizzazione di tutti i richiedenti asilo. I decreti Salvini non hanno fatto altro che far crescere la clandestinità, devono essere cancellati e deve essere cancellata anche la Bossi-Fini. Vogliamo la libertà di muoverci liberamente in Italia e in Europa. La Ue si prenda le sue responsabilità! Si dice che Bologna è una città che accoglie, ma non è accettabile che i migranti si trovino a dormire nei parchi e nelle stazioni. Ma diciamo basta anche allo sfruttamento dei lavoratori migranti che lavorano all’Interporto e in molte aziende bolognesi, devono essere considerati come lavoratori a pieno titolo”. Queste le parole d’ordine della manifestazione di oggi pomeriggio indetta da Coordinamento migranti e numerose associazioni e comunità, che si è mossa, al grido di “libertà e dignità”, da piazza del Nettuno dopo due ore in cui si sono susseguiti interventi a denunciare il razzismo subito quotidianamente dai migranti, in particolare sui posti di lavoro. I manifestanti hanno raggiunto in corteo piazza Roosevelt, sede della Prefettura. È stato anche ricordato l’appuntamento di mercoledì prossimo al centro sociale della pace della Pace di via del Pratello, quando si terrà la prima assemblea pubblica della campagna cittadina contro i decreti sicurezza. Tra i molti cartelli, diversi invocavano libertà per Patrick Zaky.

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