Ieri sera in via del Pratello canti, cori e letture in sostegno alla Rita, due settimane dopo che la “Drogheria 53” è stata sfregiata da un individuo con la svastica tatuata sul petto. Solidarietà da ‘Le Andrea e gli Andrea di Xm24 e dell’ Ex Caserma Sani’ e da Vag61.
In tanti si sono trovati ieri sera in via Pietralata davanti alla Drogheria 53, il negozio della Rita punto di riferimento per la festa popolare del 25 aprile, colpito il mese scorso da un atto vandalico. Si sono poi mossi lungo via del Pratello tra canti, cori e letture. Uno degli striscioni portati in strada recitava “Dovere di resistere”, un altro “Xm24 ♥ Rita. Chi ha compagn* non è mai sol*”.
“La notte del 23 giugno un individuo con una svastica tatuata sul petto ha sfregiato la serranda della drogheria di Rita, cercando poi di riprendere la sua azione vigliacca da esibire come trofeo, ma è stato fermato dal vicino birraio – raccontano i manifestanti, con un testo diffuso anche su Facebook da Centro sociale della pace e Pratello R’Esiste – Questo gesto avrebbe dovuto essere uno sfregio non solo a Rita, al disegno a sostegno di Xm24 sulla saracinesca ma a tutto il Pratello, colpendone uno dei luoghi più simbolici. Uno dei punti di riferimento di un quartiere da sempre antifascista e solidale. E infatti è stato un vicino che ha reagito e con lui tutte e tutti noi, abitanti e ‘pratellesi’ d’elezione che viviamo e pratichiamo l’antifascismo nelle nostre strade tutti i giorni”.
“Il Pratello – sottolineano – è un presidio antifascista, lo era nel Ventennio e così continua ad essere, non solo in occasione delle ricorrenze. Lo è nelle prese di posizione pubbliche ma anche nel vivere quotidiano, nell’esplicarsi di relazioni di solidarietà, nella partecipazione attiva, nel vivere comune che ci porta a farci i fatti degli altrx, a confrontarci sulle diversità. Rappresenta, col suo stesso vivere, con tutte le sue contraddizioni, il tentativo di un mondo diverso possibile. Per questo viene periodicamente attaccato, controllato, sottoposto a tentativi di ‘gentrificazione’ e di speculazioni immobiliari. Noi siamo qui per ribadire che non siamo e non saremo un trofeo per nessuno, che ai gesti di sfregio e distruzione contrapponiamo, come sempre, come ogni giorno, una pratica antifascista militante, la partecipazione attiva, la costruzione di una comunità resistente”.
Ha scritto Vag61: “Prendiamo in prestito le parole di Rita: ‘Non è uno scontro tra opposte fazioni’. Imbrattare la serranda di Rita significa imbrattare la porta di ognun* di noi. Non è mai stato sufficiente dichiararsi non fascisti, ma è sempre stato necessario essere antifasciste e antifascisti. Piena solidarietà e vicinanza a Rita, compagna di tante lotte in città e di tante giornate indimenticabili a Vag, e a chi si è dimostrato solidale e non spettatore. Ai gesti infami rispondiamo con la solidarietà e le comunità antifasciste, in ogni strada!”.
> Il video da via del Pratello:
> Altre foto dalla nostra inviata: