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Giada e “piccolo Spiderman”, c’è l’accordo: alloggio temporaneo e percorso rapido verso la casa popolare

I servizi sociali hanno garantito che entro fine mese la donna “verrà convocata da Acer per la verifica requisiti per l’assegnazione”, spiega Plat. L’esito grazie “al suo coraggio e alla sua determinazione” e alla “solidarietà dei picchetti antisfratto. Ma la lotta non si ferma qui”.

14 Giugno 2023 - 12:01

Dopo il rinvio dello sfratto di 24 ore, ieri mattina, nel pomeriggio i servizi sociali hanno ricontattato il nucleo familiare di via Corticella e “oltre alla sistemazione all’albergo del Pallone, hanno garantito che entro fine giugno Giada verrà convocata da Acer per la verifica requisiti per l’assegnazione della casa popolare”. Così da oggi la donna, “la sua bambina e il piccolo Spiderman si trasferiranno nell’alloggio di transizione del Pallone. Anche questa volta la lotta ha pagato, il coraggio di Giada, la sua determinazione e la solidarietà dei picchetti antisfratto hanno permesso che la ‘non soluzione’ dell’alloggio al Pallone abbia una temporaneità legata all’assegnazione prossima della casa popolare”. Ne dà notizia Plat sui social network.

Si legge poi nel post: “Dopo mesi di resistenza, avremmo preferito che il nucleo familiare potesse fare il passaggio da casa a casa ma anche stavolta il protocollo antisfratto non ha funzionato e solo grazie alla resistenza si è potuto arrivare all’ottavo accesso dell’ufficiale giudiziario. Ancora una volta sulle pochissime risorse disponibili per il welfare andrà a pesare questa situazione per fronteggiare un’emergenza aggravata dalle multiproprietà fino a quando non sarà garantita la possibilità di attivare il protocollo antisfratto, a prescindere dal consenso di multi-proprietari e società immobiliari. Non è possibile che, come nel caso di Giada, il proprietario che ha altri immobili in affitto rifiuti la possibilità di bloccare lo sfratto incassando dal fondo 8.000 euro di ristoro della morosità, per il solo vezzo di liberarsi di un inquilino che è stato moroso. Inutile dire che viviamo in una società ingiusta ed iniqua, in cui pochi posseggono molto e la maggior parte non possiede nulla: per questa ragioni le attiviste di Plat continueranno a lottare insieme. Da oggi infatti, grazie al caso di Giada, apriremo un ragionamento cittadino per imporre la modifica dei requisiti di accesso ai benefici del protocollo antisfratto a prescindere dal consenso dei multi proprietari immobiliari. La lotta del Comitato antisfratto con Plat continua, prossimo passaggio il 26 giugno al fianco di Ousman e dei 14 componenti del suo nucleo familiare”.