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Da Bologna a Ferrara: il “no” dell’Emilia-Romagna a Cpr e grandi centri

“Rifiutiamo l’idea di carceri in cui rinchiudere, per poi espellere, magari dopo aver esaurito la funzione di forza lavoro da sfruttare, chi ha la sola colpa di cercare un futuro migliore”: mobilitazione regionale con presidi domani davanti alle Prefetture e poi il 2 marzo manifestazione nella città estense.

07 Febbraio 2024 - 15:24

Mobilitazione regionale per dire “no” all’apertura di un Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) in Emilia-Romagna e ai grandi centri di accoglienza per migranti: giovedì 8 febbraio presidi davanti a diverse Prefetture, poi il 2 marzo manifestazione a Ferrara e quindi nella città su cui nei mesi scorsi si sono concentrate le maggiori ipotesi di istituzione di un Cpr per dar seguito alle decisioni annunciate dal Governo a livello nazionale. “Libertà, dignità, democrazia: per un’accoglienza degna, per la libertà di movimento in Europa”, recita l’appello a firma Rete regionale No Cpr – No grandi centri. “Dopo la manifestazione di ottobre a Bologna, continua la presa di parola e l’attivazione delle diverse città dell’Emilia-Romagna. Da quel momento di piazza a oggi si è consolidata la rete tra le città per affermare con voce unica che non venga mai più aperto un Cpr (Centro di permanenza e rimpatrio per migranti senza permesso di soggiorno) sul nostro territorio, né in Emilia-Romagna né altrove, e che nessun arretramento, dopo lo smantellamento del Cie/Cpt e la vittoria delle lotte fatte in passato, è possibile”.

Continua il documento: “Da Bologna a Ferrara, da Rimini a Piacenza la nostra opposizione è ogni giorno più compatta e partecipata. Non è solo una opposizione di cittadin* che si oppongono a modelli di reclusione e segregazione che ricordano – parole delle persone accolte – quelli dei lager libici, ma anche di quant* quotidianamente, con il proprio operato, si impegnano per un’accoglienza degna, per città aperte e plurali. Rifiutiamo l’idea di carceri in cui rinchiudere, per poi espellere, magari dopo aver esaurito la funzione di forza lavoro da sfruttare, chi ha la sola colpa di cercare un futuro migliore attraverso la migrazione. Oppure di grandi centri dove le persone in attesa di definire il proprio status vengono ammassate in condizione inumane. Persone parcheggiate, sempre più spesso anche in container e tende, ad attendere di poter esercitare ogni diritto, senza poter investire sul proprio percorso di autonomia e di inclusione perché private di servizi di integrazione e di rapporti costruttivi con il tessuto sociale spesso isolate lontane da centri abitati. L’abbiamo visto a Bologna nel Cas Mattei e nel nuovo Cas di Ozzano, dove la violenza istituzionale forza gli enti gestori ad accogliere numeri di persone ingestibili, mortificandone la dignità e prospettando un futuro di invisibilità e di possibile reclusione”.

Con queste motivazioni “come cittadin*, associazioni, legali e migranti che già stanno lottando per condizioni degne nei grandi centri di accoglienza e contro l’aumento dei Centri di permanenza e rimpatrio- scrive la rete regionale- lanciamo per l’8 febbraio una giornata di mobilitazione con presidi sotto alle Prefetture, a Ferrara, Bologna, Parma, Forlì, Reggio Emilia, Rimini, e magari altre città. Ispirati dalle mobilitazioni che in Germania si oppongono alla xenofobia e al razzismo dei partiti di destra, che strumentalizzano le vite dei e delle migranti e cavalcano le paure, vogliamo contribuire ad una Europa di ponti, di libertà e democrazia, e non di muri, discriminazioni e politiche suprematiste e nazionaliste. Verso la costruzione di una manifestazione regionale No Cpr che si terrà a Ferrara il 2 marzo 2024″.

A Bologna l’appuntamento è davanti alla Prefettura alle 11,30. L’elenco delle realtà aderenti, in aggiornamento, comprende: Municipi Sociali Labas e Tpo, Asgi, Mediterranea, Vag61, Arci, Rete sulla stessa barca (Centro lavoratori stranieri Cgil, Libertà era restare, Astalli Bologna, Consulta per la lotta all’esclusione sociale, Refugees welcome, Il manifesto in rete), Portico della Pace, Laboratorio di Salute Popolare, Famiglie Accoglienti, Ya Basta, ByPiedi, Adl Cobas, Approdi, Dialoghi, Polisportiva Hsl, Forum terzo settore Emilia-Romagna, Piazza Grande, Libera, Prometeo.