Meno di una settimana dopo l'entrata in vigore del provvedimento, il Tribunale chiede all'organo giudiziario dell'Unione europea come gestire il conflitto tra le nuove norme italiane e il diritto comunitario, e se tenere conto che un luogo possa essere sicuro per un gruppo di persone e pericoloso per un altro.
Così le/gli avvocate/i bolognesi demoliscono il Ddl 1660
Parole molto dure dei penalisti e delle penaliste della nostra città contro il nuovo pacchetto sicurezza del Governo, mai una presa di posizione così determinata contro un provvedimento legislativo.
Le ragioni, tante, per mobilitarsi contro la criminalizzazione del dissenso
Dal contesto cittadino a quello nazionale, ecco come si estende e inasprisce la repressione del conflitto sociale: dalle piazze alle occupazioni, passando per carceri e Cpr. Da una partecipata assemblea svolta a fine luglio l'idea di una manifestazione cittadina il 21 settembre: la discussione proseguirà martedì a Vag61.
Da Bologna a Ferrara: il “no” dell’Emilia-Romagna a Cpr e grandi centri
"Rifiutiamo l’idea di carceri in cui rinchiudere, per poi espellere, magari dopo aver esaurito la funzione di forza lavoro da sfruttare, chi ha la sola colpa di cercare un futuro migliore": mobilitazione regionale con presidi domani davanti alle Prefetture e poi il 2 marzo manifestazione nella città estense.
Il 2023 in movimento di Zic.it [foto]
Un anno di notizie e mobilitazioni a Bologna da ripercorrere con la classifica degli articoli più letti, gli editoriali, gli speciali e le fotografie del nostro giornale online autogestito.
Appunti dopo l’assemblea del 23 novembre: per un processo (ri)generativo
Vag61 sul confronto aperto dall'appello "Quali nuovi scenari per le lotte?": per creare un campo di convergenza "non serve un accordo tra le parti", bensì "un percorso di lungo respiro, per mettere in discussione ciò che va messo in discussione, porre in dialogo le idee e valorizzare i punti di contatto: scavare in profondità".
Dopo l’assemblea del 23 novembre a Bologna. Una prima proposta.
Riceviamo e pubblichiamo un testo che segue l’assemblea svoltasi il 23 novembre a Vag61 in risposta all'appello "Quali nuovi scenari per le lotte?", condiviso da molte realtà bolognesi: la proposta di una discussione aperta "ha intercettato un bisogno diffuso di confronto, un’inquietudine condivisa. C’è bisogno di convergenze, vanno affinati i modi e trovate le direzioni".
Pacchetto sicurezza: il governo Meloni contro le lotte e la marginalità
Riceviamo e pubblichiamo un commento sui tre disegni di legge approvati nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri: di fronte alle crescenti difficoltà vissute da studentesse/i, lavoratrici/ori e pensionate/i "l’unica risposta del Governo è una stretta securitaria e repressiva durissima: più polizia, più carcere".
Quali nuovi scenari per le lotte?
L'appello condiviso da numerose realtà bolognesi per convocare un'assemblea-dibattito che si terrà il 23 novembre a Vag61: "Proponiamo la costruzione di un dialogo tra differenti percorsi e soggetti, che possano presentare la loro lettura attuale della congiuntura che stiamo vivendo, nella prospettiva di mettere a confronto analisi, strategie e scenari".
Dal Cpt al Cpr: una storia bipartisan, una storia di sofferenze e di lotte
In vista della manifestazione di sabato, un approfondimento sui centri di detenzione etnica a Bologna che riprende uno speciale pubblicato da Zic.it negli anni passati aggiungendo un capitolo sui Centri per il rimpatrio che il Governo vuole moltiplicare. E nelle foto raccolte dal CentroDoc "Lorusso-Giuliani" un viaggio nelle continue mobilitazioni contro i lager di Stato.
“La guerra di Giorgia contro le/i migranti e la nostra opposizione”
I provvedimenti stabiliti dal Governo si iscrivono all'interno di "un’emergenza che non c’è", scrive il Coordinamento Migranti di Bologna: "C’è invece un piano preciso, che manda un messaggio chiaro: l’unico modo per entrare e rimanere in Italia è accettare di lavorare a qualsiasi condizione, soltanto dove serve e per il tempo che serve".
Ci sarà più polizia la sera in zona universitaria
In particolare tra piazza Verdi, via Petroni e piazza Aldrovandi. Lo ha annunciato la Questura. Già negli ultimi sei mesi si sono contate centinaia di identificazioni, 25 arresti e una decina di migranti condotti al Cpr.