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Verso il #14N: “Eataly, rappresentazione perfetta della precarietà” [video]

Laboratorio per lo sciopero sociale: mercoledì assemblea pubblica in Salaborsa, venerdì h10 e h18 in piazza Re Enzo. Giovedì cena di autofinanziamento a Vag61. Cua: venerdì h11 in via Zamboni; Cas: h9,30 in piazza XX Settembre.

12 Novembre 2014 - 14:00

Conferenza stampa Sciopero sociale #14N (foto Zic)Basta precarietà e lavoro gratuito, reddito di base europeo. Sono le rivendicazioni centrali dello sciopero sociale che interesserà questo venerdì Bologna come molte altre città, coinvolgendo studenti e precari. Il Laboratorio per lo sciopero sociale lancia due appuntamenti. Il primo è per le 10 in piazza Re Enzo, dove convergeranno lavoratori, lavoratrici e studenti (alcuni collettivi delle scuole superiori si troveranno un ora prima in San Francesco per poi confluire nel concentramento principale). Il secondo appuntamento è per le 18, sempre in piazza Re Enzo, “per dare voce e visibilità a coloro i quali la precarietà e lo smantellamento dei diritti impedisce di scioperare, ma che vogliono riappropriarsi dello sciopero”. Stasera, intanto, la strutturazione della giornata verrà discussa in un’assemblea pubblica, in Salaborsa, che si pone anche l’obiettivo di “estendere il percorso anche oltre il 14 novembre”. Ieri diverse realtà di movimento e del sindacalismo di base, che nelle scorse settimane hanno dato vita al Laboratorio, hanno illustrato questa prima “prova” di sciopero sociale in una conferenza stampa che non a caso ha avuto luogo davanti al video-totem promozionale di Fico allestito proprio in Salaborsa: “Eataly rappresenta perfettamente le diverse forme di precarizzazione del lavoro”, spiegano gli attivisti. Parteciperanno anche le realtà associative dei migranti: “Versano circa nove miliardi di euro annui di contributi, ma sono ricattati tramite la legge Bossi-Fini, che lega il permesso di soggiorno al salario”.

scCosa vuol dire Sciopero sociale? Significa “allargarsi anche a chi non può scioperare, di dare voce e visibilità a figure del lavoro diverse e molteplici, di fare valere la loro specificità dentro a un percorso comune”, spiega il Laboratorio. “In una fase in cui la precarietà è diventata la caratteristica di tutto il lavoro, tornare a parlare di sciopero significa porsi il problema di come sia possibile scioperare nei differenti luoghi della precarietà, dalle cooperative alle fabbriche, dalle università alle case dove si svolge il lavoro domestico, e di come accumulare forza da usare contro l’erosione dei diritti e lo smantellamento del welfare, contro l‘isolamento e le gerarchie tra lavoratori e lavoratrici”. Continua il Laboratorio: “Decine di città in Italia, a partire dallo Strike Meeting che si è tenuto a Roma lo scorso settembre, stanno prendendo parte a questo percorso. Lavoratrici e lavoratori dipendenti, disoccupati e «occupabili», precarie e precari di ogni genere, operai, migranti e studenti hanno già raccolto questa sfida: a partire dal 14 Novembre e oltre, si tratta di ricomporre i diversi frammenti in cui oggi è segmentata e gerarchizzata la forza lavoro attorno alla pratica dello sciopero”.

Per sostenere le iniziative promosse dal Laboratorio, è in programma anche una cena di autofinanziamento: l’appuntamento, in questo caso, è per giovedì 13 alle 20 a Vag61: “Delle cene da 1.000 euro a testa per tenere a galla il Pd di Renzi ne facciamo volentieri a meno. Dei menu targati Farinetti, altrettanto. Delle brutte facce che si vedono a certi happening, non ne parliamo. Preferiamo, di gran lunga, dividere la tavola con chi subisce precarietà generalizzata e regime del salario. #altrocheceneda1000euro! A pancia piena si sciopera meglio!”.

Tra le iniziative già effettuate in preparazione del 14N, invece segnialiamo un presidio che l’Adl ha effettuato lo scorso venerdì davanti al Tribunale, dove si è tenuta “la prima udienza della causa intentata da Sara contro la Apple. A differenza della bella immagine che l’azienda diffonde al suo esterno- spiega il sindacato di base- all’interno dei punti vendita molti lavoratori sono illusi di aver finalmente trovato un posto fisso e stimolante. È capitato anche a Sara, assunta con contratto a tempo indeterminato ma licenziata dopo pochi mesi insieme ad altri suoi colleghi. Il motivo? Nessuno.È per questo che Sara, insieme all’Associazione Diritti Lavoratori, ha portato il suo caso in Tribunale. La corporation si lamenta del fatto che la protesta della lavoratrice stia rovinando il buon nome della ditta, ora associata alla precarietà. La Apple, da parte sua, farebbe meglio a non tradire le promesse e gli impegni fatti ai suoi lavoratori piuttosto che scaricare su di loro le colpe e accrescere i propri guadagni. Il giudice del Tribunale di Bologna ha però spostato la causa a Rimini per competenza territoriale. La causa va avanti e continueremo a stare affianco a Sara in questa lotta che ci fa vedere come precarietà, isolamento e sfiducia possono essere superati con la lotta e la solidarietà”.

Tornando alla giornata del 14N, il Cua dà appuntamento per le 11 in via Zamboni 38 per dare vita a “blocchi itineranti” in zona universitaria: “Privatizzazione dei servizi, tagli al welfare e aumento dei costi generali e sanzioni a chi non parla bene dell’alma mater e delle sue politiche: questo lo scenario che si prospetta grazie alle scelte di Unibo e associati, con la pubblicazione del codice etico, la realizzazione di poli Staveco, l’aumento vertiginoso di tasse e servizi. Come reagire? Il 14 novembre sciopero!”. Il Cas sarà alle 9,30 in piazza XX Settembre: “Saremo nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, a farci sentire e a ribadire il nostro #iononcisto! Un netto rifiuto, di chi decide di smettere di nascondersi dietro false retoriche a parlare di qualche miglioramento che si può fare alla scuola. Qui c’è bisogno di stravolgimenti radicali! Insieme dunque ci mobiliteremo e siamo pronti a continuare fino a che non otterremo ciò di cui abbiamo diritto: una scuola pubblica libera e accessibile a tutti e tutte!”. Segnaliamo, infine, il corteo per il diritto all’abitare che Social Log promuove per sabato 15, con partenza alle 17 da piazza dell’Unità: “Per il blocco degli sfratti e degli sgomberi. Per il diritto alle residenze e alle utenze per tutti. Per l’auto-recupero e il riuso dello sfitto e non utilizzato. Contrapposizione sociale ai provvedimenti dei banchieri, palazzinari e speculatori!”.

 

> Il video della conferenza stampa del Laboratorio per lo sciopero sociale: