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Un altro “no” all’alternanza scuola-lavoro: “Legge vergognosa da abolire” [foto+audio]

Diverse sigle oggi in piazza Memoriale della Shoah dopo la morte di Lorenzo Parelli: “Inaccettabile che uno studente venga mandato a lavorare, fra l’altro senza retribuzione e senza alcun controllo da parte della scuola sui luoghi di lavoro, in un contesto molto pericoloso, tanto da rimetterci la vita”.

29 Gennaio 2022 - 14:12

Ancora una manifestazione a Bologna contro l’alternanza scuola lavoro: un presidio si è svolto stamattina in piazza Memoriale della Shoah su iniziativa di Giovani comuniste/i, Circolo Prc scuola-università, Pci, Cobas scuola, Sinistra unita, Riconquistiamo tutto! – Cgil, Sgb, Fgci. “Lorenzo Parelli, morto venerdì 21 gennaio a 18 anni in un’azienda in provincia di Udine, doveva essere tra i banchi di scuola. Non è il primo incidente grave durante l’alternanza scuola-lavoro nel nostro paese, ora rinominata Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), giusto per nascondere lo sfruttamento di manodopera proveniente dalle scuole da parte delle imprese sotto una etichetta meno esplicita”, affermano in promotori della manifestazione: “Riteniamo inaccettabile che uno studente venga mandato a lavorare, fra l’altro senza retribuzione e senza alcun controllo da parte della scuola sui luoghi di lavoro, in un contesto molto pericoloso, tanto da rimetterci la vita. Non è tollerabile che nelle scuole di un Paese che vuol definirsi civile, le studentesse e gli studenti vengano abituati allo sfruttamento e a una vita precaria. Siamo tornati a una società iper-classista. Chi ha introdotto questa legge e l’ha votata è da ritenersi politicamente responsabile di quanto sta accadendo. A governo e parlamento torniamo a chiedere di abolire immediatamente questa legge vergognosa, di tornare al sistema dei contratti di apprendistato sottoposti ai Ccnl per i percorsi formativi che richiedano esperienze di tirocinio sui luoghi di lavoro e che la scuola recuperi il compito assegnatole dalla Costituzione: formare cittadine e cittadini, non manodopera a basso costo”.

> Andrea, studente del liceo Sabin:

> Alcune fotografie del presidio: