Il sindacato: “Fino a che non verrà trovata una soluzione dignitosa, nessuno uscirà dal quel portone”. Esecuzione ora prevista per il 24 giugno, appuntamento per “una grande colazione solidale”.
“Oggi c’è stato un rinvio, grazie anche alla nostra presenza, dello sfratto di Hayet e Kamel, che con straordinaria tenacia e dignità, dopo una vita di sacrifici e duro lavoro, lottano per poter continuare a vivere con un tetto sopra la testa. Abbiamo segnalato, al dipartimento politiche abitative e alla prefettura, attrice principale dell’accordo integrativo per le situazioni di fragilità abitativa, ma purtroppo nessuna risposta”. Lo scrive Adl Cobas.
Prosegue il sindacato di base: “La famiglia, oltre alla presenza di un minore, e un altra figlia in età scolastica, presenta anche un aggravamento del quadro sanitario Che aspettano prefettura e gli altri attori coinvolti a intervenire? Aspettiamo, come sempre, anche se ovviamente speriamo di no, che qualcuno si faccia del male? Gli sfratti per finita locazione stanno aumentando vertiginosamente in questa città, vediamo in continuazione famiglie, anche a medio reddito che rischiano di finire per strada. Noi e la famiglia ci siamo, siamo pronti ad un interlocuzione, stiamo tentando tutte le strade possibile. Tutti devono però sapere che fino a che non verrà trovata una soluzione dignitosa, nessuno uscirà dal quel portone”.
Adl Cobas dà appuntamento al 24 giugno, giorno in cui è ora prevista l’esecuzione dello sfratto, per una “grande colazione solidale”.