Acabnews Bologna

Protesta all’Asp: “Soluzioni per chi resta senza casa!”

Adl Cobas, Tpo e Làbas con Islam e la sua famiglia: “Siamo riusciti ad ottenere una presa in carico, che ci prendiamo l’impegno di monitorare nel tempo”.

03 Marzo 2022 - 20:00

“Oggi, insieme ad Islam e alla sua famiglia, ad Hayet e altri solidali, siamo stati all’ufficio dei servizi abitativi di Asp, per sollecitare le istituzioni e trovare una soluzione per chi, come Islam, si trova, all’improvviso, senza un’abitazione. Non abbiamo ottenuto una risposta immediata rispetto alla situazione abitativa del nucleo, ma siamo comunque riusciti ad ottenere una presa in carico, che ci prendiamo l’impegno di monitorare nel tempo”. Così un comunicato a firma Sportello per il diritto all’abitare Adl Cobas e Municipi sociali Làbas – Tpo. “Abbiamo fatto presente ai responsabili del servizio- continua il comunicato- di svariate situazioni che ci troviamo ad osservare tutti i giorni: sfratti per finita locazione che aumentano sempre più piuttosto che nuclei che vivono ormai da troppo tempo in alloggi fatiscenti e privi delle condizioni minime di abitabilità e salubrità, lasciati ad anni, se non decenni, di incuria e scarsa manutenzione. Esempi concreti che oggi abbiamo voluto sottoporre all’attenzione del servizio abitativo di Asp”.

Ad essere in sofferenza, scrivono le/gli attiviste/i, “non è più solamente la fascia reddituale più bassa, ma anche decine di nuclei, presenti da anni sul territorio, che si trovano senza una soluzione abitativa, come successo alle famiglie di Islam e Hayet. Una fascia che, purtroppo, è destinata ad aumentare, con i servizi sociali territoriali che non riescono più, già ora, a far fronte alle innumerevoli richieste. Le soluzioni non sono certo semplici ed immediate, ma alcune cose sono emerse dall’incontro di oggi, e sono proposte che vengono da chi, con approcci sicuramente differenti, si sporca le mani tutti i giorni con le contraddizioni che questa città vive sul piano abitativo. Le locazioni a canone calmierato di Acer, quasi completamente sparite negli ultimi anni, piuttosto che l’obiettivo, dichiarato anche dall’assessore alla casa Emily Clancy di recuperare gran parte del patrimonio immobiliare inutilizzato di Asp, se realizzati sarebbero già un passo in avanti. Non una soluzione strutturale, ma comunque una risposta concreta alle decine di situazioni che osserviamo. Alle parole devono seguire i fatti, il tempo è ora, e su questo, oggi all’incontro, entrambe le parti concordavano. E’ ora che queste situazioni escano dall’invisibilità, e anche per questo invitiamo chi vive sulla propria pelle una condizione abitativa di sofferenza, di partecipare alla manifestazione contro il carovita del 19 marzo”.