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Prof universitario condannato per molestie dopo le segnalazioni alla Consultoria autogestita

La MALA educación: “Il percorso fatto con Micaela, Lucia e Sara è stato importantissimo. Abbiamo dimostrato che è possibile per le studentesse uscire da situazioni di violenza ed avere risposte anche dalla giustizia, per questo continuiamo a chiedere uno spazio per la Consultoria in Università”.

21 Novembre 2022 - 19:51

“Un ex direttore di dipartimento dell’università di Bologna è stato condannato dal Tribunale di Bologna, dopo il patteggiamento, per molestie e violenze sessuali nei confronti di diverse studentesse, alunne dei suoi corsi. Le violenze, avvenute dentro il contesto universitario, sono emerse grazie al lavoro della MALAconsilia, Consultoria Studentesca Autogestita”, che segnala la vicenda con un comunicato. Sono tre le ragazze che “si sono rivolte alla Consultoria e insieme hanno attivato un percorso che ha portato, prima, all’allontanamento del professore e poi, alla sentenza in aula di Tribunale”: Micaela, poi Lucia e Sara, “nomi di fantasia, non solo per tutelare la loro privacy e safety, ma anche perché storie come questa e abbiamo vissute tutt3 e tutt3 insieme ci vogliamo ribellare alla violenza”. Adesso queste ragazze “hanno deciso di rendere pubbliche le violenze subite in Università”, con una lettera allegata al comunicato. “È necessario vigilare sugli spazi universitari affinché eventi del genere non si ripetano”, dichiarano le attiviste della MALAconsilia: “In questo caso l’Ateneo è intervenuto tempestivamente prendendo provvedimenti, ma sappiamo che di casi simili ce ne potrebbero essere tanti, troppi: in questo senso il nuovo sportello universitario gestito dalla Casa delle donne e la Consultoria svolgeranno un ruolo fondamentale, nel contrasto alle molestie e alle violenze in università”.

Il 25 novembre, “in occasione della Giornata internazionale contro la violenza maschile e di genere, si terrà un presidio organizzato dai collettivi femministi al Portico dei Servi alle 17,30 per protestare contro questa violenza e contro tutte le violenze che ancora le donne subiscono”, prosegue la nota. “Il percorso fatto con Micaela, Lucia e Sara è stato importantissimo. Abbiamo dimostrato che è possibile per le studentesse uscire da situazioni di violenza ed avere risposte anche dalla giustizia, per questo continuiamo a chiedere uno spazio per la Consultoria in Università”, afferma il collettivo promotore della Consultoria, La MALA educación: “Ora abbiamo dato un segnale chiaro e, come affermano Micaela, Sara e Lucia nella loro lettera, ‘se non staremo zitte loro non avranno scampo’, ci batteremo contro il sistema omertoso dell’Università, la violenza di genere non ha posto in università, siamo pronte, il 25 novembre faremo sentire la nostra voce”.