Acabnews Bologna

Perché una bambina è stata reclusa tre giorni alla Dozza?

Sopra i tre anni, a norma di legge, sarebbe dovuta andare con la madre in casa famiglia o in un istituto a custodia attenuata: ma in regione non ne esistono, e sono state entrambe tenute in cella nella casa circondariale cittadina.

05 Agosto 2020 - 17:35

Una bimba di quattro anni, lunedì della settimana scorsa, è entrata con la madre, migrante, nella sezione femminile della Dozza, e vi è rimasta tre giorni, in camera detentiva per la quarantena prevista dalle norme di prevenzione del contagio da Covid-19: potevano uscire solo per l’ora d’aria, isolate dalle altre detenute. Solo il giovedi successivo, dopo l’udienza di convalida, sono state entrambe scarcerate.

A norma di legge, sopra i tre anni, sarebbero dovute essere accolte in un’Istituto a custodia attenuata per detenute madri, o presso una casa famiglia. In Regione, tuttavia non esistono strutture di questo tipo: “Sarebbe ora che venisse individuata”, ha detto il garante comunale dei detenuti Antonio Ianniello.