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Parcheggi, lavoratori “nel limbo” bussano al Comune

Ieri presidio davanti a Palazzo D’Accursio. “Chiediamo conto a chi ha innescato questo processo mettendo a gara un servizio utile alla collettività”, afferma l’Usb”. L’Sgb, invece, fa il punto sulla situazione delle/i lavoratrici/ori e l’andamento di nidi e materne comunali: “Sono aumentati i contagi e le sezioni chiuse sono passate da 30 a 60”.

18 Gennaio 2022 - 19:17
(foto agenzia Dire)

Presidio dei lavoratori dei parcheggi comunali, ieri, sotto le finestre di Palazzo D’Accursio: “Chiediamo conto- spiega Usb– a chi ha innescato questo processo mettendo a gara un servizio utile alla collettività, di cui altri fanno uso e consumo in una pura logica di impresa. Al Comune, attore primario di tutto questo ingarbugliato mondo di appalti e subappalti, chiediamo conto del protocollo sul lavoro, che in teoria doveva proprio evitare quello che stiamo vivendo in questi giorni”, dopo il passaggio di consegne tra Tper il nuovo gestore Bomob. “Rimangono nel limbo i lavoratori dei subappalti e anche quelli assunti da Tper per l’accertamento esteso, che ad oggi fanno ancora riferimento a Tper, al momento gestore in proroga del servizio, tenendo di fatto sospesi senza un futuro certo altri lavoratori”, riferisce l’Usb. Il sindacato di base spiega di aver segnalato a dicembre all’assessora alla Mobilità, Valentina Orioli, che “alla fine del mese sarebbero andati in scadenza gli appalti dei parcheggi comunali. Non si è mosso nulla”, spiega. Nel frattempo, al parcheggio Staveco che occupa due lavoratori “è stata trovata una soluzione temporanea che è una proroga di due mesi. Sui parchimetri, un servizio che occupa due persone, sembra che Bomob stia valutando un affidamento che li rioccupi. Il problema grande riguarda il Tanari, dove lavorano quattro lavoratori in due cooperative sociali: oggi (ieri, ndr) ci è arrivata la conferma da parte di una di queste aziende che questi lavoratori sarebbero licenziati da fine anno”, fa il punto l’Usb. “Non c’è nulla, né una presa d’atto o un’indicazione dell’assessora Orioli, non c’è una risposta di Bomob, non c’è un tavolo sindacale dove porre questi problemi”, sottolinea l’Usb.

L’Sgb, invece, fa il punto sulla situazione delle/i lavoratrici/ori e l’andamento dei servizi comunali dedicati alla fascia 0-6 anni: “Peggio di ieri meglio di domani nei nidi e nelle scuole comunali di Bologna. Ieri siamo stati facili profeti nello scrivere il titolo del comunicato e per questo ci ripetiamo. Oggi la situazione nei nidi e nelle scuole dell’infanzia è peggiorata ulteriormente. Sono aumentati i contagi di bambini e personale e le sezioni chiuse sono raddoppiate, da 30 sono diventate 60. Ma la dirigenza continua a far girare il personale supplente precario e di ruolo, negando l’evidenza sul tavolo della sicurezza che si è tenuto questa mattina,dichiarando che invece ‘la priorità dell’amministrazione è quella di evitare lo spostamento del personale a meno che non sia necessario’. Ricordiamo che a quel tavolo non sono state convocate le rappresentanze dei lavoratori (Rsu). Non vorremmo ripeterci, ma la modalità di gestione dei servizi, adottata finora, è funzionale solo alla diffusione del virus che inevitabilmente determina una chiusura di sezioni e quindi una riduzione del servizio stesso! Smettiamola! Gestiamo la pandemia utilizzando almeno il buonsenso! Garantiamo la sicurezza e la salute dei bambini e degli adulti! Basta con l’arroganza dimostrata fin adesso, è ora di ascoltare lavoratrici e i lavoratori e chi li rappresenta”.