Tende in piazza Maggiore per l’istruttoria sul disagio abitativo, Pensare Urbano: “Tutelare la parte della città più debole” | Passeggiata ecologica di Fridays For Future in vista dello sciopero per il clima | Arriva l’Esercito in piazza Verdi, Noi Restiamo: “Piazze di chi le vive, non servono militari col mitra”.
Una distesa di tende e sacchi a pelo davanti alla sede del Comune, mentre all’interno si sta svolgendo l’istruttoria pubblica sul disagio abitativo. E’ la “tendata” promossa da Laboratorio Urbano, che nei mesi scorsi ha raccolto 2.235 firme per ottenere la convocazione dell’istruttoria: “Abbiamo montato le tende e da qui non ce ne andiamo!”, affermano gli attivisti, che si sono anche attrezzati per trasmettere in diretta gli interventi che si susseguono nell’aula del Consiglio comunale. “Che il pubblico torni ad essere realmente pubblico, che sappia interpretare la domanda sociale e trasformarla in interventi efficaci e risolutivi, che non abbia paura di scontentare le pretese di grandi multinazionali e che abbia il coraggio di tutelare quella parte di città più debole, ma al contempo più produttiva”, è il messaggio lanciato da Pensare Urbano nell’intervento svolto durante l’istruttoria. E’ necessario “mettere un freno allo strapotere delle piattaforme ad uso turistico alberghiero che drenano denaro pubblico ed espellono i cittadini dal centro e dalla prima periferia della città”, sottolinea l’Unione Inquilini, che in aula interverrà domani.
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In vista del terzo sciopero globale per il clima, che ci sarà venerdì prossimo, oggi “passeggiata ecologica” promossa da Fridays For Future con partenza da piazza XX Settembre e che si è conclusa in piazza Verdi. Un modo per continuare “la nostra lotta contro inquinamento e danni ambientali, mentre percorriamo i viali di Bologna, riappropriandoci degli spazi cittadini e rivendicando una città pulita e che tuteli l’ambiente e la salute”.
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“E finalmente, dopo averci girato intorno per mesi, anche la zona universitaria sarà sicura! Come? Ovviamente militarizzandola completamente. Infatti è notizia di oggi (ieri, ndr) che l’assessore Aitini voglia esportare il ‘modello Montagnola’ in piazza Verdi per avere così un controllo costante di tutta l’area intorno alla piazza da parte dell’Esercito”. Così Noi Restiamo, su Facebook: “Noi non ci stiamo a questa retorica, non crediamo che in zona universitaria servano militari con il mitra in mano, crediamo che il cambiamento reale passi attraverso la capacità delle soggettività organizzate di ricompattare ciò che è disgregato. Le piazze sono le nostre, sono di chi le vive e le anima ogni giorno e nelle nostre piazze non c’è spazio né per le maschere né per l’Esercito”.