Nuovo murale in piazza Verdi, Cua: “Andiamo a prenderci le case” | Sgb: “Alla riapertura dei nidi si presentano grossi problemi mai risolti” | Asia-Usb: al Fossolo rinviato un altro sfratto | A San Pietro in Casale imbrattata di nero una panchina pubblica con i colori arcobaleno, poco distante tracciata una svastica.
Due sere fa “si è concluso l’aperitivo senza casa, dove in tant ci siamo incontrat per per parlare del problema abitativo, di come ancora tantissim studenti e precari non hanno trovato una casa! Ed è durante questo aperitivo che piazza Verdi si è caratterizzata con un nuovo graffito- segnala il Cua– per prenderci le case e desiderare una vita bella! La strada è ancora lunga da fare, rivediamoci e organizziamoci per prenderci le case!”.
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Anche i nidi d’infanzia “hanno riaperto all’utenza e, anche se è vero che l’emergenza sanitaria non c’è più, si è tornati in condizioni lavorative come pre-pandemia e, come prima, si presentano grossi problemi mai risolti, secondo l’Sgb: “Lavoro e mansioni dei collaboratori estremamente appesantiti da burocrazia (compilazione di report, moduli e registri vari) necessaria per l’autocontrollo e per permettere di far funzionare i servizi e un nuovo nastro orario (ex mansionario) che non rispetta il reale ritmo di lavoro e non permette loro di essere di supporto nelle sezioni. Non sono stati modificati i parametri per integrare ed assegnare nuovo personale collaboratore che, quindi, è in costante carenza di organico. Non sono state introdotte in organico le figure educatrici, cosiddetti jolly, che garantirebbero continuità per sostituire le assenze a vario titolo. Non si è provveduto al completo ripristino, e quindi all’assunzione, di educatori part-time di chiusura, che dovrebbero far parte integrante dell’organico, così com’era prima della pandemia. Il rapporto numerico educatore-bambino è ancora troppo alto: non è accettabile che un educatore si occupi di sette bambini, quando, prima della pessima legge regionale, il rapporto era uno a sei per le sezioni dei grandi e uno a quattro per le sezioni dei lattanti”.
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Ieri mattina in zona Fossolo “abbiamo rinviato lo sfratto di un’inquilina che, perdendo il lavoro a causa della pandemia, non è più riuscita a pagare l’affitto”, riferisce Asia-Usb: “La proprietà, nonostante la volontà dell’inquilina di fare un piano di rientro, è decisa a sfrattare con la forza pubblica al prossimo accesso”.
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A San Pietro in Casale, nella notte tra lunedì e martedì, è stata imbrattata di nero una panchina pubblica che alcuni dipendenti dell’Unione comunale Reno Galliera avevano dipinto con i colori arcobaleno per richiamare i diritti civili e la pace. Poco distante è apparsa anche una svastica, tracciata su un manufatto di cemento a bordo strada. Lo ha segnalato l’amministrazione comunale di San Pietro.