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::: Notizie brevi :::

Casa e “affitti impossibili”, Adl Cobas: “Con Angelica abbiamo lottato per ottenere ciò che le spettava e abbiamo vinto” | Sciopero per un lavoratore sospeso dopo 36 anni d’impiego, Usb: “Inaccettabile che da parte dell’azienda non ci sia la volontà di ricollocarlo” | Comitato genitori-insegnanti dell’Ic5 organizza la “Festa del tempo pieno (che non c’é)”.

19 Maggio 2022 - 21:20

“Insieme ad Angelica abbiamo lottato per ottenere ciò che le spettava, e alla fine abbiamo vinto”. Racconta l’Adl Cobas: “Abbiamo vinto, a dispetto di un proprietario arrogante, che ha ben pensato di trattenere l’intero importo della cauzione utilizzando delle giustificazioni al limite del ridicolo. In sede di restituzione dell’importo dovuto, il proprietario-padre-padrone ha pure voluto umiliare il lavoro fatto da noi insieme ad Angelica, dicendo che le nostre motivazioni erano ‘…povere di contenuto, in particolare in riferimento all’importo in questione…’. Bene, nessun di noi si vergogna a scrivere qui che si tratta di un importo di 492 (quattrocentonovantadue) euro. 492 euro che sì, caro signor F.B., per noi, precariə, studentə, lavoratori e lavoratrici, fanno la differenza stretti nella morsa di un lunario che è sempre più difficile da sbarcare, tra carovita, affitti impossibili che si mangiano a volte il 50, 60 per cento del proprio reddito e un’inflazione che galoppa verso il 7%”. Aggiunge il sindacato: “Purtroppo per lei, signor B, la lotta paga. Lo diciamo a lei e a tutti quei proprietari di casa che pensano di lucrare indiscriminatamente sulle centinaia di studenti e studentesse che abitano questa città”.

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Ieri si è svolto “uno sciopero di due ore su tutti i turni di lavoro allo stabilimento Ilip di Valsamoggia- riferisce l’Usb– azienda del settore gomma plastica, indetto dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali che denunciano la sospensione di un lavoratore dopo 36 anni di servizio a seguito di inabilità alla mansione”, con conseguente rischio di licenziamento. Nella mattinata di ieri “si è anche tenuto un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento. Riteniamo inaccettabile che in un’azienda di oltre 200 dipendenti non ci sia stata da subito la volontà da parte dell’azienda di ricollocare ad altra mansione compatibile con le prescrizioni sanitarie un lavoratore con tanti anni di anzianità di servizio”, afferma l’Usb, annuncindo che lo sciopero verrà replicato nella giornata di domani.

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La “Festa del tempo pieno (che non c’é)”: la organizza il Comitato genitori-insegnanti dell’Ic5, che in un comunicato ricorda di essere da tempo “impegnato in iniziative volte ad ottenere l’organico indispensabile per realizzare la scuola a tempo pieno. Da tempo abbiamo organizzato sit in, scritto lettere, fatto volantinaggi e organizzato in marzo un convegno nazionale sulla scuola a tempo pieno. Il modello a tempo pieno presuppone due docenti titolari per classe e quattro ore di compresenza settimanali, ciò per assicurare la qualità di questo modello di scuola che non si risolve in un semplice allungamento di orario. La nostra lotta non è egoistica, ma auspica l’unione di tutte le scuole (genitori e insegnanti, collaboratori scolastici e dirigenti) per garantire il tempo pieno dovunque ce ne sia richiesta. Per proseguire con la nostra battaglia abbiamo organizzato per sabato 21 maggio la Festa del tempo pieno (che non c’é), un pomeriggio al parco della Zucca di Bologna dedicato ai bambini e alle bambine con tanti laboratori, e ai genitori e insegnanti per essere sempre più consapevoli dell’obiettivo comune che ci poniamo: avere le risorse per una scuola di qualità e a misura dei bambini. Siamo orgogliosi di avere l’appoggio e la partecipazione del Coordinamento Presidenti Consiglio d’Istituto di Bologna Città metropolitana”.