Ex sede Xm24, Acer annuncia imminente avvio lavori: “Tempi miracolosi”. Lo sgombero fu oltre 1 anno e 8 mesi fa | Adl Cobas denuncia risposte insoddisfacienti da Regione su vaccinazione operatrici e operatori: “Noi essenziali ma invisibili” | Prati Caprara, comitato: “Siano classificati come territorio non urbanizzato” nel piano urbanistico.
Il presidente di Acer Alessandro Alberani ha aggiornato ieri sullo stato dei lavori all’ex sede di Xm24 in via Fioravanti, destinata a diventare un co-housing: “In via Fioravanti siamo in dirittura d’arrivo, abbiamo completato tutte le fasi preparatorie, il 22 aprile saranno consegnati i lavori e poi partiremo con il cantiere. Fra due anni il nuovo sindaco, chiunque sarà, potra’ inaugurarlo. Siamo riusciti ad andare avanti con tempi miracolosi, nonostante il Covid”. Tempi miracolosi. Xm24 è stato sgomberato il 6 agosto 2019, oltre un anno e otto mesi fa.
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Operatrici e operatori sociali di Adl Cobas insoddisfatti a seguito di un incontro in Regione, seguito alla consegna di una lettera lo sorso 8 aprile: “Alla richiesta di indicazioni precise sul piano vaccinale per la nostra categoria ci è stato risposto che la campagna vaccinale in regione procede spedita, con pochi criteri, ovvero quello dell’età e della vulnerabilità. Le nostre richieste erano semplici e precise, sicuramente non pretestuose: non abbiamo chiesto una priorità tout court ovviamente, ma che venisse data sicuramente una risposta immediata ai lavoratori e alle lavoratrici più esposte”. Tuttavia, “evidentemente, oltre a non comprendere appieno i rischi per la salute pubblica derivanti da questa noncuranza, si è manifestata per l’ennesima volta quello che diciamo da tempo: siamo considerati lavoratori e lavoratrici essenziali, ma siamo invisibili per le istituzioni”.
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ll Comune classifichi “da subito l’area dei Prati di Caprara Est come ‘territorio non urbanizzato’ nel PUG (piano urbanistico generale, ndr) , come è sua facoltà”. Lo chiede il comitato Rigenerazione no speculazione, rimarcando che “non si debba minimamente abbassare la guardia sulla difesa della grande area boscata”, poiché “non è dato ancora sapere chiaramente quale sia il suo futuro rispetto a possibili appetiti speculativi, così come non chiari risultano i suoi effetti sull’area dei Prati di Caprara Ovest”.