“Anche in presenza di una norma specifica e di un finanziamento disposto da oltre un anno, non vediamo la realizzazione di case famiglie protette”, segnala l’ex garante regionale dei detenuti.
In pochi anni sono ben 43 i bambini entrati nelle carceri dell’Emilia-Romagna. Lo segnala l’ormai ex garante regionale dei detenuti, Marcello Marighelli, che pochi giorni fa è stato sostituito nel ruolo da Roberto Cavalieri e intanto oggi fa un bilancio dell’attività svolta nel mandato: “Nella nostra regione ancora assistiamo al fenomeno dei bambini in carcere, con effetti a mio avviso estremamente negativi. Dal 2018 al 2021 i bambini entrati negli istituti penitenziari della nostra regione, anche per un solo giorno, sono stati 43. Anche in presenza di una norma specifica e di un finanziamento disposto da oltre un anno, non vediamo la realizzazione di case famiglie protette. Spero che questa legge venga presto attuata. Si era dato come termine per la distribuzione delle risorse alle regioni al febbraio 2021. E’ passato oltre un anno e io non ho notizia di questa distribuzione”.
Sempre Marighelli ha segnalato che al 38% dei carcerati presenti in regione vengono prescritti ansiolitici, al 17% antidepressivi, al 19% antipsicotici e al 18% ipnotici. Il tutto sullo sfondo della cronaca situazione di sovraffollamento: a fine 2021 nei penitenziari regionali, che potrebbero ospitare al massimo 2.998 detenuti, i reclusi erano 3.281, di cui 141 donne e 1.560 stranieri.
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