In via Gandusio intervengono Comitato inquilini e associazione Pugno chiuso. In San Donato si muove Social Log; dopo l’occupazione in via Corticella la proprietà ha fatto denuncia e la Questura potrebbe anche intervenire d’ufficio.
Altri tre sfratti rinviati, stamattina, grazie ai picchetti organizzati dai collettivi che si battono per il diritto all’abitare. In due casi sono intervenuti il Comitato inquilini di via Gandusio e l’associazione Pugno chiuso, che fanno sapere: “Rinviati al 14 giugno gli sfratti che erano in programma quest’oggi in via Gandusio. Ringraziamo tutti coloro che hanno presenziato al picchetto. Ribadiamo i nostri concetti: basta contratti provvisori, assegnazione definitiva dello sfitto, stabilizzazione di tutte quelle famiglie o singoli su cui grava il contratto provvisorio”.
Un altro sfratto è stato sventato dal Comitato inquilini resistenti con Social Log: “Questa mattina ci siamo mossi dal nuovo Social Log occupato in via Corticella 56 e abbiamo raggiunto la casa di Liam, disoccupata, e che vive da sola con il figlio piccolo nel quartiere San Donato. Grazie al picchetto resistente siamo riusciti ad ottenere il rinvio dello sfratto e così Liam insieme al figlio potrà continuare a vivere dignitosamente sotto un tetto. Anche lei come tanti altri nuclei famigliari aspettano di conoscere la risposta alla domanda di casa popolare fatta tempo fa, ma anche ancora, a differenza di quanto dichiarato, l’Acer non ha reso noto. La scadenza era il 15 marzo e gli inquilini sotto sfratto di Bologna non sanno ancora se potranno accedere o meno alla casa popolare. Cosa ne sarebbe stato di Liam e suo figlio senza Social Log e la lotta per la casa? E’ una domanda a cui le autorità che già promettono lo sgombero della nuova occupazione di sabato scorso dovrebbero rispondere. Lo facciamo noi per loro: Liam e suo figlio sarebbero stati sbattuti in strada visto che i servizi sociali non hanno proposto nessuna soluzione alternativa. La stessa identica situazione riguarda centinaia di famiglie di Bologna. Per questa ragione noi madri, padri, pensionati e pensionate, precari e precarie, operai e operaie e solidali che lottano nel Comitato Inquilini Resistenti sappiamo che non possiamo permetterci di lasciare Social Log senza una casa, e dopo la nuova occupazione di sabato scorso realizzata da un bellissimo corteo siamo determinati e convinti della necessità di difendere uno strumento a servizio di quanti vivono l’emergenza abitativa e che abbandonati dalle istituzioni non ricevono altro che sgomberi, manganellate o indifferenza e abbandono. Questa sera dalle 18h ci sarà l’assemblea del nostro comitato e lo sportello di lotta e autorganizzazione sarà attivo come sempre nel nuovo spazio di via Corticella 56, e insieme continueremo a lottare sulla strada per il diritto all’abitare in vista anche dei numerosi sfratti che affronteremo nei prossimi giorni e settimane. Invitiamo tutti e tutte alla solidarietà e a partecipare alle prossime iniziative di lotta e resistenza popolare contro sgomberi di occupazioni abitative e sfratti”.
Intanto la proprietà dell’immobile occupato sabato da Social Log ha già fatto denuncia e, stando a quanto riferiscono fonti di stampa, la Questura potrebbe anche procedere d’ufficio per sgomberare l’edificio, senza aspettare il decreto di sequestro della Procura (che ha comunque ricevuto la segnalazione della denuncia).