Pubblichiamo la registrazione dell’incontro organizzato ieri da Non Una Di Meno a Làbas con l’attivista già al fianco delle Ypj fino al 2018, in vista della manifestazione di domani. Ieri presidio itinerante di Rete Jin in ricordo di Sakine, Fidan e Leyla.
Un incontro “per confrontarci con Eddi sulla sua esperienza in Rojava al fianco delle Ypj – l’Unità di Difesa delle Donne – e per parlare della situazione attuale nei territori del nord e dell’est della Siria”, quello organizzato ieri da Non Una Di Meno Bologna nelle sale di Làbas in vicolo Bolognetti, che ha visto la partecipazione di molte persone ed è stata occasione per parlare dell’esperienza del confederalismo democratico in Rojava, ma anche opportunità di discutere elementi utili alla organizzazione e intersezione delle lotte nel contesto italiano. L’assemblea, pensata come tappa di “avvicinamento alla manifestazione nazionale dell’11 gennaio a Bologna Jin, Jiyan, Azadi”, ha voluto commemorare con un minuto di silenzio “Sakine Cansiz, co-fondatrice del Partito del Lavoratori del Kurdistan, Fidan Doğan, rappresentante del Knk (Congresso Nazionale del Kurdistan) e Leyla Şaylemez, componente del movimento giovanile curdo, uccise dai sevizi segreti turchi a Parigi” il 9 gennaio 2013.
Nella giornata di ieri Rete Jin Bologna ha invece organizzato un presidio itinerante con partenza dal Consolato francese di via Solferino per ricordare le tre attiviste curde. “Sono passati sette anni dal loro femminicidio politico – ha scritto la rete nel manifesto di convocazione – ma la lotta per la giustizia continua, lo stato turco con i suoi servizi segreti e la complicità dello stato francese sono direttamente coinvolti. La verità è emersa dalle differenti prove raccolte dagli avvocati dei loro familiari, ma ancora nessuna giustizia è stata fatta. Non importa quanti anni ancora passeranno. Continueremo a scendere nelle strade e nelle piazze”.
> Ascolta l’audio dell’assemblea: