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La precaria comunale? Divisa in sette

Ovvero “una fetta per sezione”, attacca l’Sgb motivando la decisione di proclamare lo sciopero del personale impiegato nei nidi e nelle scuole d’infanzia gestite da Palazzo D’Accursio: queste lavoratrici “le vogliamo intere ed una per sezione con un contratto stabile. Semplice, no?”.

03 Febbraio 2022 - 19:38

Le lavoratrici precarie dei servizi 0-6 del Comune? Fatte a fette: sette, per la precisione, una per ogni sezione in cui essere impiegate. Ecco l’immagine utilizzata dall’Sgb per ribadire le motivazioni dello sciopero proclamato per il 15 febbraio. Il sindacato risponde in particolare all’assessore alla Scuola, Daniele Ara, il quale “dichiara pubblicamente che non comprende i motivi dello sciopero del personale degli asili nido e delle scuole dell’infanzia del prossimo 15 febbraio e si appoggia alla Cgil che sembra fargli da stampella per contrastare lo sciopero”, scrive Sgb in un comunicato: “Francamente pensiamo che l’assessore stia ciurlando nel manico ma, a scanso di equivoci proviamo a spiegargli uno dei motivi dello sciopero, con un disegnino. Ecco questa è la precaria divisa in sette fette (non ce ne vogliano le lavoratrici ma non sappiamo più come fare per spiegare cose che a noi sembrano banali), una fetta per sezione, così come prevede il suo progetto, dati alla mano. Il problema immaginiamo che sarà decidere quale fetta spetta a chi. Noi non vogliamo che affettiate le precarie, le vogliamo intere ed una per sezione con un contratto stabile. Semplice, no? Se poi volesse andare oltre, vada a rivedere i motivi di contrarietà e le proposte che abbiamo avanzato in forma scritta e durante tutti gli incontri con l’amministrazione. Intanto però dovrebbe smettere di mescolare le problematiche legate alla situazione pandemica con le prospettive che si intende dare alle scuole dell’infanzia e agli asili nido, evitando ulteriore confusione oltre a quella quotidiana di una gestione diversa da quartiere a quartiere e che male interpreta le norme”, scrive il sindacato.

Continua Sgb: “Per essere ancora più chiari: nessun tavolo tecnico che abbia come base il vostro progetto potrà inevitabilmente addivenire a soluzioni che rendano meno precario, meno caotico, meno ingiusto e più efficiente il servizio educativo scolastico. Lo sciopero si fa perchè il progetto sia accantonato e sia riaperta la discussione di merito. Il fatto poi che lei citi sempre la stampella della Cgil quasi a significare che ci sono sindacati irresponsabili che scioperano e quello invece che responsabilmente non sciopera nonostante faccia alcune critiche al suo progetto, dimostra solo che c’è ancora qualcuno che usa questi vecchi e logori meccanismi tesi a nascondere i temi di merito. Ancora una volta poi la Cgil deve dimostrare se vuole risolvere i problemi aderendo allo sciopero o se vuole essere lei stessa parte del problema”.