I collettivi studenteschi partiti nel pomeriggio da Piazza dell’Unità hanno raggiunto lo “studentato di lusso”, contestato e sanzionato con lanci di vernice e scritte sui muri dell’edificio. Le realtà promotrici hanno lanciato un nuovo appuntamento per il prossimo 15 ottobre, data in cui sarebbe prevista l’inaugurazione della struttura, che oggi è stata rimandata.
Avevano promesso un “assedio sonoro” nelle strade della Bolognina per denunciare quello che avevano iconicamente definito “uno schiaffo a studentesse e studenti che fanno i salti mortali per campare”, ma quello dei collettivi studenteschi è diventato invece un assedio in presenza sotto le mura dello Student Hotel, lo “studentato di lusso” recentemente aperto in via Fioravanti, che aveva calendarizzato per la giornata di oggi la sua inaugurazione, e che ha invece deciso di rimandare il taglio del nastro alla metà di ottobre. Dall’appuntamento convocato in piazza dell’Unità da Cua, Noi Restiamo, Saperi Naviganti e Xm24 è infatti nato un corteo che, passando e ripassando attraverso le strade del quartiere per eludere i blocchi disposti dai cordoni di polizia, ha raggiunto la struttura e l’ha presa di mira con lanci di vernice e uova e alcune scritte sui muri dell’edificio. La manifestazione si è quindi conclusa nella piazza da cui era partita.
Numerosi gli interventi al microfono da parte delle realtà promotrici, tutti volti a sottolineare l’impianto classista dello Student Hotel, la cui idea di città sembra combaciare con quella “di Comune e Università”, che vorrebbero “appaltare i servizi abitativi a realtà come questa” e “cambiare il tessuto sociale della città”, tema reso ancora più evidente dal fatto che il nuovo “studentato di lusso” sorga dove prima esisteva un’occupazione abitativa come quella dell’Ex-Telecom, che invece “aveva dato risposte al disagio abitativo” di molti. Il problema infatti, hanno detto i manifestanti, è sapere “chi si possa permettere di spendere le cifre proposte da Student Hotel per vivere in una città già molto cara”. La risposta, dicono, è pochi, “i ricchi” in sostanza. Da studentesse e studenti è invece venuta fra le altre la proposta di “requisire tutte le case sfitte pubbliche e private per renderle disponibili a giovani, studenti e lavoratori precari”.
Un nuovo appuntamento per contestare la presenza di Student Hotel in Bolognina è stato quindi messo in calendario per il prossimo 15 ottobre, data in cui dovrebbe tenersi l’inaugurazione della struttura.
> Alcuni interventi raccolti in piazza dell’Unità:
> Altre fotografie del corteo: