Di cui uno piccolissimo: “Una situazione drammatica, i bimbi vengono danneggiati dalla carcerazione”. E intanto in una residenza psichiatrica “pazienti come al 41 bis”.
Passano i mesi, ma nel carcere bolognese della Dozza continua a registrarsi la presenza di bambini tra i detenuti. Sei mesi fa i casi erano due, mentre attualmente all’interno del penitenziario si contano tre mamme con i loro bambini, uno dei quali piccolissimo. È quanto fa sapere la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune, Elisabetta Laganà, sottolineando la “drammaticità di questa tematica” alla luce dei “danni provocati ai bambini dalla carcerazione”.
L’associazione Diritti senza barriere, intanto, segnala che all’interno della residenza Arcipelago, che si trova all’interno del polo psichiatrico Roncati ed ospita sia pazienti che alcuni detenuti, “i malati vengono trattati peggio dei mafiosi. Al 41 bis almeno hanno l’ora d’aria, i malati dell’Arcipelago non hanno neanche quella”. L’Ausl ha replicato affermando che “chi non è detenuto può scendere in giardino senza problema”, ma secondo l’associazione nei fatti non è così: “Non è vero che i pazienti possono scendere in giardino, non c’e’ nessuno che li accompagna”.