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Dal picchetto all’Interporto: “Adil, le nostre lotte continueranno nel tuo nome!”

La notizia della morte del coordinatore Si Cobas di Novara, investito da un camion ai cancelli di un magazzino della grande distribuzione, raggiunge il polo logistico di Bentivoglio dove lavoratori e lavoratrici sono in presidio nella giornata di sciopero del settore. Nel pomeriggio di oggi presidio alla Lidl di via Stalingrado.

18 Giugno 2021 - 14:16

“Oggi durante lo sciopero nazionale della logistica un nostro lavoratore e coordinatore della sede di Novara, Adil Belakhdim è morto, travolto da un Tir che ha forzato un picchetto davanti la Lidl di Biandrate. Questa morte rappresenta l’apice di una escalation di violenze contro il Si Cobas e che si trascina dal mese di gennaio, davanti al presidio presso FedEx TNT di Piacenza continuato con le violenze dei body guard di Lodi (dove nei giorni scorsi un presidio è stato attaccato da una cinquantina di persone armate di bastoni, sassi e bottiglie, ndr) e arrivato oggi all’omicidio del nostro Adil. La ferocia spiegata da parte padronale, appoggiata dall’operato della Procura di Piacenza nella vertenza FedEx che ha prodotto l’ arresto degli scioperanti, l’ignominiosa scelta di non agire da parte della Polizia, mentre si spiegava la brutalità squadrista dei body guard di Lodi, gli attacchi agli operai della Texprint a Prato, non potevano che produrre questo ultimo gravissimo evento, dopo aver sparso a piene mani il messaggio che i picchetti si possono sfondare. Il silenzio dei Ministeri incaricati e della politica, sulle violenze cui sono sottoposti i lavoratori della Logistica in sciopero, diventa oggi un segnale da non sottovalutare e da affrontare chiedendo di cessare questa repressione feroce ed insensata e di ripristinare i principi costituzionali del diritto al lavoro, del diritto di sciopero e del diritto di manifestazione sindacale”. È il comunicato con cui il sindacato indice per oggi pomeriggio alle 17 un presidio al negozio Lidl di via Stalingrado (subito rilanciato sui social da diverse realtà cittadine). La notizia della morte aveva raggiunto nelle prime ore di stamattina l’Interporto di Bentivoglio, dove era in corso un picchetto con i tir costretti a procedere a passo d’uomo, nella cornice del medesimo sciopero nazionali a cui aderivano lavoratrici e lavoratori di Novara, “per ottenere un tavolo di trattativa nazionale contro i licenziamento Fedex-Tnt e in generale a difesa dei salari, delle libertà sindacali, contro il rinnovo del contratto nazionale firmato dai sindacati confederali e contro lo sblocco dei finanziamenti”. L’astensione dal lavoro è stata indetta per la giornata di oggi anche da Adl Cobas e Usb.

Hanno scritto inoltre i Si Cobas dal picchetto: “Dopo essere stati raggiunti dalla terribile notizia dell’uccisione di Adil insieme ai lavoratori presenti sin dall’alba allo sciopero dell’Interporto forti sono lo sdegno e la rabbia che ci colpiscono e che ci fanno decidere di continuare il presidio. Simone ricordando Adil ricorda a tutti una semplice e sacra verità: le nostre vite valgono più delle merci e dei profitti. Mohammed ricorda a tutti di non farsi mai usare in uno scontro tra lavoratori facendosi utilizzare da padroni senza scrupoli che hanno il solo interesse della ricerca di un profitto… anche a costo della vita di qualcuno. Adil le nostre lotte continueranno nel tuo nome. R.i.p Compagno Adil”.

Questo il post diffuso da Usb, che era all’Interporto come anche le studentesse a agli studenti di Cambiare Rotta: “È evidente che è in corso un’escalation della risposta padronale e statuale alla ripresa del conflitto contro lo sfruttamento, le morti sul lavoro, il sistema degli appalti e della precarietà. Il nuovo attacco al diritto di sciopero proprio nel settore della logistica che stanno predisponendo proprio in queste ore ne è una conferma definitiva. A questa escalation va data una risposta di lotta generale determinata e unitaria. Usb, nell’esprimere la propria incondizionata solidarietà alla famiglia di Adil, al SiCobas e a tutti i lavoratori impegnati nelle lotte in corso invita tutti propri militanti e tutte le strutture a mobilitarsi immediatamente in tutto il paese”.

Così Adl Cobas: “Oggi è sciopero della logistica! Dopo gli attacchi squadristi padronali di Piacenza e Prato, l’escalation di intimidazione e repressione non accenna a fermarsi. Per questo, e per il rinnovo farsa del CCNL era stato proclamato insieme ai SI Cobas 8 ore di sciopero del settore. Ma questa mattina, memtre i primi scioperi e le prime iniziative stavano cominciando, è giunta la terribile notizia: Adil, coordinatore SI Cobas di Novara, è stato ucciso da un camion che ha forzato il blocco dei lavoratori in presidio. Dal magazzino della Number 1 (di Parma, ndr) si è entrati subito in sciopero, prima del presidio in prefettura (sempre a Parma, ndr) chiamato per le 12.00! Oggi si incrociano le braccia e si scende in piazza con tanta rabbia, perchè, ancora oggi nel 2021, chi lotta per i propri diritti viene intimidito, aggredito, picchiato, e, come purtroppo abbiamo visto, anche barbaramente ucciso in nome del profitto di pochi, a scapito della vita e della dignità di molti. Non possiamo più accettarlo!”.