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Contro i divieti di dimora: “Martin e Davide liberi subito!”

Ieri corteo da piazza Verdi promosso dal Cua per gli attivisti colpiti dalle misure cautelari: ” Il 20 maggio contro Fiore c’era in piazza una Bologna diversa, quella che respinge i soggetti che portano razzismo e omofobia”. Solidarietà di collettivi e centri sociali.

21 Novembre 2019 - 12:20

Presidio e corteo ieri in zona universitaria contro i divieti di dimora comminati per la manifestazione antifascista dello scorso 20 maggio a Martin e Davide, colpiti da “insulse misure cautelari date da insulse istituzioni per fermare le lotte!”, scrive il Cua sui canali social. Il presidio, partecipato, dopo circa un’ora dalla convocazione si è mosso da piazza Verdi su via Petroni, via San Vitale, per poi da sotto le Due Torri percorrere via Zamboni e tornare nella piazza universitaria. Così un attivista del collettivo al megafono: “Noi pensiamo che la solidarietà sia un’arma. E’ fondamentale oggi essere qua, perchè il 20 maggio c’eravamo tutti e tutte, in piazza c’era una Bologna diversa, quella stessa Bologna che pochi giorni fa ha tentato di forzare i blocchi che proteggevano Salvini al PalaDozza, quella stessa Bologna che sempre contro Fiore era in piazza a febbraio due anni fa. Non ci spaventano queste misure medievali, non ci spaventa la polizia, perchè sappiamo che siamo dalla parte del giusto, perchè non vogliamo che questi soggetti infami vengano qua a portare razzismo, omofobia e contenuti beceri di ogni tipo contro il prossimo. Martin libero, libero subito!”. Durante il corteo anche un intervento a sostegno del sindacato Si Cobas: sei attivisti dell’organizzazione rischiano di subire la medesima misura cautelare comminata in città ai due studenti. Fra le solidarietà di collettivi e centri sociali a Martin e Davide si registrano sulle pagine dei social network quelle di Tpo, Vag61, Noi Restiamo, Xm24, Saperi Naviganti, Si Cobas.