Acabnews Bologna

Affitti, “palazzinari e proprietari inadempienti non possono fare ciò che vogliono!”

Gli aggiornamenti di Adl Cobas su due casi denunciati negli scorsi mesi: accertate violazioni nello stabile di via Fondazza dove erano affittate a studentesse e studenti cantine insalubri, messe in sicurezza le canne fumarie scoperte in un appartamento di via Nosadella.

16 Marzo 2023 - 16:45

“Salutiamo con favore le risposte che finalmente sono arrivate rispetto a cio che segnalavamo l’estate scorsa, relativamente a dei locali/cantine illecitamente adibiti a stanze per studenti, senza finestre, con una piscina accanto a contornare, con parecchia umidità, una situazione gia di per sé incredibile. In via Fondazza, in pieno centro storico! Dagli uffici preposti ci segnalano che sono state accertate alcune violazioni, in particolare in merito alle stanze/cantine affittate a prezzi esorbitanti, dove gli studenti che si sono rivolti al nostro sportello hanno vissuto in condizioni insalubri per oltre due anni, affrontando anche periodi quale il lockdown in veri e propri tuguri, senza la possibilita di vedere la luce naturale neppure da uno spiraglio. Attendiamo ora notizie anche rispetto alla piscina” sotterranea, dove il proprietario “se la spassava con le tasche piene degli affitti di precari e studentesse”. È l’aggiornamento diffuso da Adl Cobas in un comunicato significativamente intitolato: “A Bologna, palazzinari e proprietari inadempienti non possono fare cio che vogliono!”.

“Allo stesso tempo – prosegue il sindacato – è passato ormai quasi un anno dal 31 marzo 2022, quando Angelica e le sue co-inquiline, tutte giovani studentesse e lavoratrici dell’Universita di Bologna, se ne sono dovute andare nel giro di poche ore dalla loro abitazione di Via Nosadella, a causa di una fuga di monossido di carbonio, che stava mettendo a repentaglio la loro salute. Problematica di cui amministratore di condominio e proprieta erano a conoscenza gia da tempo, e che, solo grazie ad una presa di coscienza delle inquiline stesse, che si sono rivolte allo sportello per il diritto all’abitare, si e potuta ‘risolvere’, quantomeno preservando la salute delle inquiline e ripristinando il danno all’interno del loro appartamento. In seguito ad alcuni solleciti e presidi, anche qua finalmente sembra essersi sbloccata la situazione: lo studio interessato ci ha fornito la documentazione che attesta il ripristino in sicurezza degli impianti!

“I fatti di cui sopra – si legge in conclusione – sono piccole e grandi, vittorie, che non cambieranno sicuramente la situazione abitativa a Bologna dall’oggi al domani, ma che ci dicono chiaro e tondo che le speculazioni dei palazzinari e degli amministratori di condominio inadempienti possono essere fermate, con la lotta e l’auto-organizzazione.  Perche studenti e studentesse, precari, famiglie che vogliono continuare a vivere questa citta, non possono continuare ad accettare che si viva in case non sicure, con impianti non a norma o con scarsa manutenzione, a fronte di affitti esorbitante e minacce di rescissione di contratti. Dalla parte del diritto all’abitare, un abitare sicuro, accessibile e dignitoso”.