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Studentesse in appartamento con fuga di monossido e canne fumarie scoperte, parte esposto a Comune e Ausl

Adl Cobas: “il diritto all’abitare viene fortemente compromesso spesso da proprietari di casa e amministratori di condominio che lucrano sulla pelle” di inquiline e inquilini. Intanto, terzo sfratto rinviato in tre giorni.

29 Luglio 2022 - 17:07

La scoperta di una perdita di monossido di carbonio, i lavori lasciati a metà per settimane con le canne fumarie rimaste scoperte, fino all’intervento dei Vigili del fuoco che costringono a evacuare l’appartamento. È la disavventura di quattro studentesse che avevano preso un alloggio in affitto in un vecchio edificio del centro, vicenda presa in carico dal sindacato Adl Cobas a cui le ragazze si erano rivolte e raccontata sul quotidiano online Bologna Today.

“Una situazione”, scrive Adl Cobas su Facebook, “che poteva avere rischi per la salute inimmaginabili. Oltre a studentati di lusso e Airbnb in ogni dove, il diritto all’abitare viene fortemente compromesso spesso da proprietari di casa e amministratori di condominio che lucrano sulla pelle di giovani studenti e studentesse, sfruttando la terribile legge del libero mercato che tutto permette quando la domanda è alta e l’offerta, viceversa, bassa e scadente. Come sportello per il diritto all’abitare abbiamo fatto un esposto all’ufficio edilizia del Comune di Bologna e all’Ausl territoriale; in via Nosadella 31 ad oggi non ci risulta siano iniziati lavori di qualsivoglia tipo, proprietà e amministratore condominiale fanno orecchie da mercante. Non ci resta altra strada se non quella di continuare a monitorare la situazione, affinchè vengano ripristinate condizioni che garantiscano la sicurezza psico-fisica dei futuri abitanti, nonché dei vicini di casa, per cui non siamo certi che possano dormire sonni totalmente tranquilli, a oggi”.

Intanto, dopo i due dei giorni scorsi, Asia Usb ha dato notizia di un terzo sfratto rinviato, ieri, stavolta in centro città.