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“Accusati di minacce per le scritte sui muri” al corteo dopo lo sgombero di via Zago

Dal blog Infestazioni: “Il sindaco più social e trendy di sempre non ha esitato a cavalcare il clamore alimentato sull’episodio da giornali e stampa, per portarlo in sede giudiziaria”.

19 Ottobre 2022 - 11:23

“Qualche settimana fa abbiamo appreso che a seguito del corteo solidale del 24 maggio 2022 in risposta allo sgombero di via Zago 1, tre nostrx compagnx sono state accusate non solo di imbrattamento di edifici, ma persino di minacce private”. Lo scrive il blog Infestazioni, annunciando per giovedì alle 18 al parco di via Gobetti in Bolognina un “pomeriggio di discussioni, musica, banchetti, distro, scambi di pratiche e saperi, contro il modello di esistenza che ci impongono, per una vita radicalmente diversa”, seguito da aperitivo benefit, concerto e djset.

Proseguono le/gli attiviste/i: “È stato lo stesso Lepore ad urlare allo scandalo e a volersi costituire parte civile nel processo, essendosi sentito minacciato da qualche scritta lasciata sui muri: palesemente, il sindaco più smart e progressista d’Italia non è dotato di senso dell’ironia, né ascolta la trap! Perfettamente in linea con chi accusa gruppi e band di apologia di terrorismo, il sindaco più social e trendy di sempre non ha esitato a cavalcare il clamore alimentato sull’episodio da giornali e stampa, per portarlo in sede giudiziaria. Noi ce lo ricordiamo bene quel giorno, sappiamo chi è che minaccia la nostra libertà di costruire le nostre relazioni e la nostra solidarietà, chi intende disciplinare la nostra libertà di espressione e annichilire in città ogni tentativo di aggregazione che non rientri nelle logiche del profitto e del consumo. Ricordiamo bene la rabbia incontenibile provocata dallo sgombero di via Zago, ben due cortei vitali e determinati quel giorno hanno attraversato la città, lasciando segno del loro passaggio!”.

“Ancora una volta – si legge poi nel post del blog – la repressione si lega indissolubilmente al mantra del decoro: la città deve essere pulita e scintillante perché deve essere funzionale al profitto, gli spazi occupati e autogestiti devono essere sgomberati per lasciare il posto a speculazione e residenze di lusso, qualsiasi forma di dissenso deve essere duramente repressa Mentre i quartieri sono sottoposti a ristrutturazioni urbane violente e a processi di gentrificazione selvaggia, e l’inesorabile espulsione di chiunque non rientri nel business plan della città vetrina avanza grazie ad affitti sempre più alti e insostenibili, l’amministrazione per curare il suo maquillage ed essere più attraente per speculatori e palazzinari, ha persino scelto di investire 2 milioni di euro per ripulire i muri dai graffiti, anche di edifici privati! Rifiutiamo qualsiasi retorica legalitaria e criminalizzante che invoca il decoro per affibbiare denunce ridicole ai nostrx compagnx. A chi ci vuol strette fra le catene della legge e della repressione, noi rispondiamo che siamo complici e solidali con chi si oppone al deserto e che a quel corteo c’eravamo tutte!”.