In serata, dopo un’assemblea in piazza dell’Unità, nuovo corteo fino a piazza Maggiore e poi piazza Verdi. Le parole di Lepore: intervento “calendarizzato da Questura e Prefettura, a seguito della denuncia della proprietà. Io spero che le cose si risolvano nel modo migliore possibile”, ma “mi auguro che l’epoca delle occupazioni finisca”.
Era stata promessa una “giornata lunghissima” dopo lo sgombero di via Zago e così è stato. Dopo la resistenza di alcune/i occupanti sul tetto e il blocco su via Stalingrado, poi il corteo e l’occupazione temporanea della tettoia Nervi, la risposta all’intervento della forze dell’ordine è continuata con un’assemblea in piazza dell’Unità e da lì, a seguire, con una nuova manifestazione: il corteo ha percorso il ponte Matteotti e via Indipendenza per raggiungere piazza Maggiore. Poi di nuovo in marcia, fino a piazza Verdi. “Puoi abbandonarle alla polvere, puoi sgomberarle, puoi murarle ma non puoi disinfestarle… le idee!”, è il messaggio lanciato dalle/gli attiviste/i che hanno animato l’occupazione di via Zago.
Nel frattempo, lo sgombero è stato salutato dai soliti festeggiamenti della destra, mentre il sindaco Matteo Lepore ha dichiarato: “Abbiamo saputo di questo sgombero che la Questura e la Prefettura hanno calendarizzato, a seguito della denuncia della proprietà. Io spero che le cose si risolvano nel modo migliore possibile, credo che sugli spazi la nostra amministrazione faccia tanto e si possa fare ancora di più, quindi mi auguro che l’epoca delle occupazioni finisca e si possa collaborare per costruire davvero più possibilità per tutti quelli che hanno voglia di contribuire al bene comune. Nnoi come sempre pensiamo che le procedure che abbiamo deciso e le regole che ci siamo dati debbano valere per tutti, quindi pensiamo che questa sia la garanzia migliore nei confronti dei cittadini”.