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25 aprile: “Storia di una sanzione ingiusta”

Sabina e Salvatore, con una lettera inviata a Zic, riferiscono di essere stati fermati dalla Guardia di finanza sotto la lapide per le vittime del fascismo alla Certosa: “Lo rifaremmo”. Resistenze in Cirenaica racconta il “bel regalo” della Brigata Violet Gibson in diversi quartieri; danneggiato il cartello di via Bentivogli. Ozzano, imbrattato monumento alla Resistenza.

26 Aprile 2020 - 18:44

«Capiamo che è un gesto importante, lo diciamo noi per primi». Queste sono state le prime parole che ci hanno detto i tre finanzieri che ieri, 25 aprile 2020, alle 11:05, ci hanno fermato sotto la lapide Caduti del fascismo, al cimitero monumentale della Certosa di Bologna, mentre stavamo esercitando attivamente il nostro diritto alla memoria storica, il nostro dovere di non dimenticare e ci hanno comminato una sanzione amministrativa per aver violato il Dl n.19 datato 25.03.2020: non avevamo ‘comprovate esigenze lavorative, di necessità né motivi di salute’. Eravamo in due, sotto alla lapide abbiamo incontrato un’altra persona che come noi stava rendendo omaggio ai caduti ‘trucidati dal piombo fascista’ – come recita la stessa epigrafe. In ottemperanza alle disposizioni sul distanziamento sociale, eravamo a più di un metro di distanza gli uni dagli altri, tutti muniti di apposito dispositivo di protezione individuale (la famosa mascherina), senza essere usciti addirittura dal nostro quartiere (eravamo a meno 500 metri da casa nostra)”. E’ la segnalazione inviata a Zic.it da Sabina e Salvatore.

Continua la lettera: “A nulla sono valse queste misure e il nostro atto ci è costato, letteralmente. Lo abbiamo fatto in coscienza, assumendocene la responsabilità, e lo rifaremmo, perché crediamo nella memoria di questa giornata e siamo convinti di essere nel giusto. In un momento in cui la volontà, imposta a suon di decreti, è quella di parcellizzarci, abbiamo bisogno prima di tutto non sentirci soli e di sentire la vostra solidarietà. Stiamo scrivendo per dare visibilità a quanto ci è accaduto e vi chiediamo di raccontare questa storia, nei modi che ritenete più opportuni: siamo convinti che la nostra sia una sanzione ingiustificata, e vogliamo farlo sapere. Abbiamo anche un’altra richiesta: se sapete di altre persone che hanno subito questo trattamento e soprattutto di azioni collettive in risposta alle sanzioni attribuite in questa giornata, vi chiediamo di farcelo sapere, per valutare insieme con quali modalità contestare il verbale. Bologna, 25 aprile 2020: resistenza”.

Sempre in merito all’anniversario della Liberazione, “ieri mattina ci siamo svegliati e abbiamo trovato un bel regalo da parte della Brigata Violet Gibson“, scrive Resistenze in Cirenaica: “La Brigata ha affisso i cartelli in diversi quartieri di Bologna e naturalmente è passata anche dalla Cirenaica che resiste. Il rione celebra con i nomi delle sue strade molti combattenti per la Liberazione dal nazifascismo, ai loro nomi, si affiancano quelli dei trentatré partigiani bolognesi caduti tra il ’43 e ’45 incisi sulla lapide commemorativa che si trova in via Bentivogli. Nel quartiere San Vitale San Donato, di cui la Cirenaica fa parte, ci sono diversi luoghi della memoria. In una tranquilla strada senza uscita, nascosta tra il distretto fieristico e la trafficata via San Donato c’è via Piana, una via ‘che se non ci abiti non capiti’, eppure lì, sul muro di un massiccio palazzo delle case Zamboni c’è una lapide commemorativa posta poco dopo la fine della guerra per ricordare quattordici partigiani caduti per la libertà tra il ’41 e il ’45. Poco oltre porta San Vitale, risalendo l’omonima strada che porta alle due torri, sulla sinistra c’è via Broccaindosso. Accanto all’ingresso del liceo Laura Bassi c’è una targa dedicata a Giancarlo Romagnoli, partigiano diciannovenne ucciso dai nazifascisti nel gennaio del ’44″. Sul sito di Resistenza in Cirenaica le foto che raccontano l’iniziativa.

Nel frattempo, però, la foto seguente che ci è stata segnalata testimonia che già stamattina il cartello affisso sotto la lapide di via Bentivogli risultava danneggiato:

Infine ieri, oltre al monumento che a Bologna ricorda i partigiani abruzzessi della Brigata Maiella, è stato imbrattato anche il memoriale dedicato ai caduti della Resistenza a Ozzano: ieri mattina sono state rinvenute scritte inneggianti a Mussolini e croci celtiche, come ha segnalato sui social l’amministrazione comunale.